24, Dicembre, 2024

Bulgari: un popolo e un castello tra le fondamenta di Laterina Pergine

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Nel comune di Laterina Pergine, a 450 metri di altitudine e con più precisione, dando le spalle all’entrata del castello di Montozzi, si espande una distesa di verde che è stata, all’altezza dell’Alto Medioevo, insediamento strutturato, fortificato e incastellato, di Bulgari e Logobardi. In particolare, in questa zona parlare di Bulgari significa parlare anche di un antico castello con questo toponimo.

Il fenomeno che ha contraddistinto questa zona è quello di essere stato luogo di una stratificazione di castelli; dove non si intende il mero possedimento territoriale, ma una formazione sociale ben strutturata. Da uno studio del 1984, condotto da Francesco Sinatti e Giampiero Ceccherini emerge che per quanto riguarda Bulgari, si trattasse proprio di un polo giurisdizionale e amministrativo per il territorio che abbracciava. Dallo studio Bulgari e il suo territorio : un insediamento alto medioevale fra l’Arno e l’Ambra, nel comune di Pergine Valdarno:” Ci è noto che in Toscana la località di Bulgari da noi considerata è una delle poche censite con questo toponimo, che si pensano abitate e rese importanti dal popolo dei Bulgari. Questi, con molta probabilità, mercenari dei Longobardi erano entrati inToscana verso il VI o VII secolo.” Inoltre:”La prima notizia relativa a Bulgari risale al 1021. Si tratta della donazione della metà di un castello, della chiesa, della torre e di molti mansi al Monastero di S. Flora e Lucilla di Arezzo da parte del giudice Ugo di Bulgari e di sua moglie Berta.”

Sinatti e Ceccherini nella loro relazione, continuano:”La funzione di polo militare, politico e giurisdizionale doveva essere importante e determinante nell’organizzazione del territorio, perché geograficamente Bulgari rappresentava il primo baluardo in posizione elevata fra i due fiumi-l’Arno e l’Ambra -, fra due ponti il ponte Romito e il ponte di Pogi – trovandosi al limite della vallata dell’Arno e nei pressi di un nodo stradale nevralgico per la Valdambra e Siena, la Valdichiana e Arezzo.” Questa indicazione è fondamentale, per l’individuazione, il più precisa possibile, della posizione del vecchio castello. In aggiunta, ad accreditare l’ipotesi: un sentiero ufficiale del CAI che dal Ponte Romito si inerpica verso Montozzi per raggiungere Castiglion Alberti e quindi Capannole che sembrerebbe portare nel luogo in cui sono state ritrovate alcune rovine. L’incertezza dei dati, come è stato spiegato degli studiosi, compreso il Tracchi, deriva dalla mancanza di documentazione scritta antecedente l’Anno Mille e l’inesistenza di uno scavo archeologico.

Il Castello non superò l’XI° secolo, scemando nella sua importanza e utilità. Le abitazioni, insieme alle mura rovinarono ed i terreni della corte di Bulgari furono divisi in altri ambiti amministrativi. Nel 1036 per la prima volta, associato all’oppidum di Bulgari, viene nominato Montozzi, ugualmente costruito dai Bulgari ma in secondo luogo. Di fronte a queste difficoltà, viene affermato da gran parte degli studiosi di Bulgari e del suo territorio, che su quel crinale, potrebbe ancora essere possibile rinvenire qualche rovina, o meglio qualche pezzo di rovina ma, ad ora, rimane il dubbio di una certa attribuzione; anche perchè, va ricordato che Bulgari, era uno dei tanti castelli del perimetro preso in esame.

Tramite la sovrapposizione del video con le cartine del 1984 (vedi prima slide gallery) è possibile creare una mappa visiva degli insediamenti che furono in questa zona.
Riprese col drone di Gian Marco Martini

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