L’incontro fra Perpignano e il sindaco doveva essere una formalità, solo che l’imprenditore ligure ci ha ripensato e l’attuale proprietà non si farà da parte. Viligiardi su tutte le furie: “Ci hanno preso in giro, se vogliono continuare a fare calcio a San Giovanni non vengano a cercare il sindaco”. Si valuterà la revoca della concessione dello stadio
Il passaggio della Sangiovannese dalle mani di Perpignano, Sorvillo e Carabellò a persone del posto che potevano garantire l'arrivo alla fine del campionato è saltato. Come previsto, nel pomeriggio di oggi il primo cittadino di San Giovanni Maurizio Viligiardi e Giuseppe Perpignano si sono incontrati per la consegna del verbale dell'assemblea che sanciva le dimissioni della vecchia società e l'ingresso dei nuovi soci indicati dal comune, ma le cose sono andate diversamente e l'imprenditore ligure ha parlato di problemi: pare che Sorvillo non abbia firmato, che i giocatori gli abbiano chiesto lo svincolo, nonostante abbia affermato di avere trovato uno sponsor che gli permetterebbe di sanare tutti i debiti e salvare la stagione.
Apprese questa parole, un Viligiardi stizzito se ne è andato e le sua parole sono di fuoco: "Non contento di aver preso in giro giocatori, albergatori e ristoratori continua pure a farlo anche verso le istituzioni. Con questa gente -dice Viligiardi- non voglio avere più nulla a che fare, se sono interessati a fare calcio a San Giovanni lo facciano ma non vengano a cercare il sindaco. Da un mese stavamo cercando di trovare una soluzione, c'era un progetto che poteva funzionare, non ho capito cosa vogliano queste persone". Nei prossimi giorni il primo cittadino contatterà gli uffici legali per valutare se ci sia o meno la possibilità di procedere con la revoca della concessione dello stadio, vittima di un degrado che da quanto c'è stato l'avvento della nuova dirigenza è aumentato.
Che cosa possa riservare il futuro è più difficile da capire di un rebus e in questa situazione anche organizzare la trasferta di domenica a Correggio non è facile.