La nota è del segretario dell’Unione comunale, Luca Agnolucci. Ieri i Democratici e Progressisti avevano annunciato di unirsi a Impresa e Innovazione, proclamando le consultazioni tra i cittadini per il candidato sindaco. Il Pd non ci sta: “Prima i programmi e poi le primarie. Questa è la strada del confronto e dell’unità”
"Le primarie sono uno strumento, non un fine". Il segretario dell'Unione comunale del Pd di Montevarchi, Luca Agnolucci, liquida così l'iniziativa politica che ha smosso le carte in tavola, in vista delle elezioni amministrative del 2016. Quella, cioè, che hanno annunciato i 'Democratici e Progressisti' insieme con 'Impresa e Innovazione': uniti verso le elezioni, sceglieranno il candidato sindaco con delle consultazioni tra i cittadini (insieme ad eventuali alleati). Primarie, insomma, quelle che di solito sono 'targate' Pd.
Ma il Partito democratico non ci sta: perché prima di parlare di primarie, vuole andare al sodo, e discutere di programma, con i potenziali partner di coalizione. "Il cosa fare è più importante del come fare. I Democratici per Montevarchi sembrano voler scrivere, per di più da soli, l’ultima pagina di un libro che deve essere, a nostro parere, il prodotto di un’ampia discussione capace di coinvolgere non solo partiti e associazioni ma anche i cittadini", scrive Agnolucci.
"Iniziare dalla fine, cioè dalle primarie, vuol dire dare agli elettori la percezione che la strategia della prossima amministrazione non sia il tema centrale. Il Pd colloca invece i programmi e gli interessi della comunità locale al primo posto. Ed è assolutamente disponibile a discutere ogni aspetto della futura politica di Montevarchi, non bruciando le tappe che democrazia e buon senso richiedono. Le primarie, alla fine di questo percorso, potranno essere un’opzione ma lo decideranno insieme tutti i soggetti che hanno definito un comune programma elettorale".
