14, Novembre, 2024

Nella mattina di ieri un altro caso di intossicazione. I laboratori stanno analizzando l’acqua Coop Montecimone

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Chi ha bevuto l’acqua ha detto che aveva un sapore acre e di detersivo ed ha accusato dolori addominali, nausea, vomito o diarrea. In tutto sono quattro i casi dei quali tre già dimessi

Sono quattro adesso i casi di disturbi gastrointestinali a causa dell'Acqua Coop Montecimone. Tre persone tra i 25 e i 28 anni ieri sono state curate e dimesse dal pronto soccorso, un uomo di 60 anni, invece, vi si è recato ieri mattina ricevendo i trattamenti adatti. Il lotto di acqua minerale che ha provocato malori in Valdarno, dopo la segnalazione fatta dalla stessa Unicoop Firenze, è stato tolto dagli scaffali e sequestrato. Saranno i laboratori analisi della Regione Toscana a dare nei prossimi giorni indicazioni esatte sulle sostanze contenute nelle bottigliette.

Coloro che si sono recati al pronto soccorso della Gruccia hanno detto che l'acqua bevuta aveva un sapore acre, di detersivo. Hanno accusato, con maggiore o minore intensità, dolori addominali insieme a nausea, vomito e diarrea. Sono stati assistiti, trattati farmacologicamente e poi dimessi una volta stabilizzati.

I laboratori hanno ricevuto dai tecnici della Igiene pubblica, Dipartimento Prevenzione, della Asl 8 Area Valdarno, una serie di campioni: alcune bottigliette prelevate dal negozio e i residui do quelle parzialmente consumate e portate al pronto soccorso dalle persone rimaste intossicate.

Nella mattina di ieri al gestore del negozio è stato disposto il blocco immediato e il sequestro del lotto n. 40902, scadenza giugno 2015, di acqua minerale Montecimone, barcode 8001120002747, in bottiglie da un litro e mezzo.

La Unicoop martedì pomeriggio ha provveduto autonomamente alla rimozione dagli scaffali dell’intero lotto e ha avvisato lo stabilimento di imbottigliamento di Modena per un controllo interno sulla filiera produttiva. L’incartamento della Igiene pubblica della Asl 8 è stato trasmesso alla Asl di Modena e per conoscenza anche alla magistratura aretina.

 

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