18, Luglio, 2024

Mostra di Piero Sadun al Museo Mine: inaugurazione il 20 febbraio

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“Piero Sadun 1938 – 1948, genesi di un artista” è in programma sabato 20 febbraio alle
18. 30 al Museo Mine. Protagoniste dell’esposizione le opere che l’artista di origine ebrea, sfuggito ai rastrellamenti nazisti, dipinse nel nostro territorio durante gli anni della Resistenza

Le iniziative organizzate dall'amministrazione comunale di Cavriglia in occasione della "Giornata della memoria" si chiudono con la mostra “Piero Sadun 1938 – 1948, genesi di un artista” in programma sabato 20 febbraio alle 18.30 al Museo Mine. Rimarrà aperta fino al 13 aprile. Protagoniste dell'esposizione le opere che l'artista di origine ebrea, sfuggito ai rastrellamenti nazisti, dipinse nel nostro territorio durante gli anni della Resistenza.

L'artista nativo di Siena nel 1943 fu costretto a fuggire dalle deportazioni effettuate dai anzisti. Una fuga che lo portò ad aggregarsi alle formazioni Partigiane del Casentino, per le quali combatté durante la Resistenza dall’autunno del 1943 al luglio 1944 e occupandosi tra l’altro delle cure dei prigionieri tedeschi nel campo di Marzana. Proprio a questo periodo risalgono buona parte dei dipinti che saranno esposti al Museo Mine.

Il Comune di Cavriglia e il Museo Mine hanno potuto realizzare questa importante iniziativa grazie alla Comunità ebraica di Siena – Firenze, alla disponibilità dei proprietari delle opere, prima tra tutti gli eredi di Piero Sadun, alla collaborazione con la Pinacoteca Nazionale di Siena/Polo Museale della Toscana, della Fondazione Ambron e Castiglione e della Regione Toscana.

"Il tema principale é la prima fase del percorso artistico di Piero Sadun attraverso una scelta di opere tratte da collezioni pubbliche e private conservate a Siena e a Roma, nell’ arco cronologico compreso tra il 1938 e il 1948. Il progetto espositivo prende l'avvio attorno al 1938, anno della promulgazione delle leggi razziali da parte del regime fascista, per cui Sadun, come tanti giovani ebrei, dovette lasciare la scuola, nel suo caso, il liceo Enea Silvio Piccolomini di Siena, fino ad arrivare ai primi anni del dopoguerra, quando l'artista si trasferì a Roma, iniziando una nuova fase della sua ricerca". 

 

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