Dopo le aspre contestazioni per l’arbitraggio della partita di domenica scorsa, il massimo dirigente dell’Aquila getta acqua sul fuoco: “Ci serve lucidità. Pensiamo al calcio giocato, massima fiducia nella squadra”
“Stop alle polemiche”: il presidente dell'Aquila Montevarchi Angelo Livi placa gli animi in casa rossoblù dopo le aspre critiche all'arbitraggio della partita di domenica scorsa a Grassina che negli ultimi giorni hanno tenuto banco. L'espulsione di Sorbini e quella di mister Rigucci nel match di Grassina, sommate ad almeno un paio di rigori netti non concessi nelle giornate precedenti, hanno fatto andare su tutte le furie i tifosi rossoblù e la dirigenza stessa. “Ma adesso bisogna smorzare i toni e pensare al calcio giocato”, chiede il presidente.
“Diamo un taglio a questa storia”, esordisce Livi. “Siamo gente sanguigna, di cuore e grande passione per il nostro Montevarchi. Capisco che a caldo possa capitare di abbandonarsi a qualche polemica di troppo. Adesso basta però, per il bene dei nostri colori”.
Non è di polemiche che la squadra ha bisogno adesso. “Ci serve lucidità – continua Livi –, dobbiamo riordinare le idee per ottenere i risultati che ci meritiamo”. Anche perché non sarà certo una sconfitta – peraltro fin troppo severa nei numeri – a ridimensionare le ambizioni del Montevarchi. “Siamo fiduciosi, molto fiduciosi. La squadra ha sempre espresso il suo gioco e si è fatta valere a prescindere dai risultati, che comunque non mancano. Se poi ci sarà bisogno, saremo pronti ad entrare in azione durante il mercato invernale per intervenire dove serve”. Intanto si pensa al derby contro la Gialloblù Figline di domenica prossima, “Una gara importante per rimettersi subito in carreggiata”.
