Il vicepresidente dell’Aquila spiega i piani del club rossoblù: la scelta di Giorgio Rosadini, la questione degli impianti sportivi, gi obiettivi per i prossimi anni. Entro fine mese i primi annunci di mercato
L'ufficialità dell'incarico di direttore sportivo affidato a Giorgio Rosadini ha aperto di fatto oggi la stagione 2016/2017 del Montevarchi. Ma già dopo il triplice fischio della sfortunata finale playoff del 1° maggio il club rossoblù si è messo al lavoro per programmare il prossimo campionato. Prossimi obiettivi, ripescaggio, settore giovanile, impianti: ne abbiamo parlato con il vicepresidente Andrea Romei.
Prima una precisazione in merito alla lettera aperta di saluto dell'ormai ex direttore sportivo Tiziano Casucci, pubblicata il 6 maggio da Valdarnopost. “Casucci – spiega Andrea Romei – nel suo intervento ha ringraziato tutti. Siamo dispiaciuti che non abbia avuto un pensiero per la società. I campionati che ha vinto non li ha vinti da solo, nei quattro anni e mezzo del suo incarico ha avuto ampio margine di manovra perché era supportato da tutto il gruppo dirigente. Al di là di tutto noi li consideriamo quattro anni belli e costellati di vittorie. Anche quest'ultima annata. Poi, certo, dispiace perdere una finale ma è nell'ordine delle cose e dello sport”.
Capitolo direttore sportivo, con l'incarico appena affidato a Giorgio Rosadini: “Abbiamo optato per la soluzione interna. Non è una questione economica. Negli ultimi giorni abbiamo avuto colloqui con tanti direttori sportivi, compresi tanti nomi che non sono nemmeno trapelati, ma tutti dirigenti di esperienza e fama riconosciuta. Eppure credo che sia Rosadini la persona giusta. Se prendo un direttore sportivo per vincere il campionato di Eccellenza e gli metto a disposizione un budget adeguato a farlo, molto probabilmente il campionato lo vince. Però noi abbiamo un progetto un po' diverso: l'obiettivo non è prendere oggi cinque giocatori forti per la prima squadra e vincere. Vogliamo che intanto arrivino 20 giovani del 1998, del 1999, del 2000 nel nostro settore giovanile, che possano crescere con noi e che fra tre anni si possa avere una prima squadra composta in buona parte da loro e pronta per la categoria. Questa deve essere la nostra forza. Siamo gli unici a poterlo fare nel comprensorio del Valdarno. Abbiamo il potenziale, abbiamo un lavoro già impostato in questi anni e i primi risultati ci sono. Proprio di recente un nostro calciatore del 2000 è stato ceduto al Cagliari. Rosadini sarà anche il raccordo tra prima squadra e Juniores”.
Resta la criticità forte degli impianti sportivi. “Una situazione non più sostenibile”, dice Romei. “Il cuore del settore giovanile è l'antistadio, un impianto che non è più del Comune, è già stato venduto e teoricamente potrebbe esserci tolto in un mese. Altre squadre sono costrette ad allenarsi a Loro Ciuffenna. Ne stiamo parlando molto in questi giorni anche negli incontri che abbiamo avuto con tutti i candidati a sindaco. Di certo nella prossima stagione riusciremo far allenare la prima squadra nel pomeriggio. Allenarsi alle 18.30 non è più possibile per una squadra che ambisce ad essere protagonista”.
E la macchina rossoblù si sta già muovendo in vista della prossima stagione. “Il budget è stato confermato e in linea di massima sarà pari a quello della passata stagione, a prescindere dalla categoria. Confermo che faremo domanda ripescaggio in Serie D. Sappiamo che sarà difficile perché saremo inseriti nella terza fascia, ma è giusto provarci e vedere se si apre qualche spiraglio. Per il resto, abbiamo già incontrato alcuni giocatori, compresi due-tre elementi di qualità, e stiamo valutando tutte le situazioni. Da oggi sarà Rosadini a occuparsene”. I primi annunci? “Entro fine maggio, e intorno a metà giugno, come negli anni scorsi, avremo già una squadra quasi al completo”.