Una sola vittoria nell’ultimo mese e mezzo, sei punti da recuperare sul gruppo di testa, la mini-riduzione alla squalifica di Sorbini, le voci insistenti di mercato: sul campo della Sestese l’Aquila deve lasciarsi tutto alle spalle e ripartire. Il modo migliore per farlo è vncere
È l’ennesima prova di maturità per l’Aquila Montevarchi, stavolta però da superare al primo appello. Tornata alle spalle del quartetto delle capoliste e ancora aggrappato al campionato con le unghie e con i denti, nonostante i sei punti da rimontare proprio sul gruppo di testa La squadra rossoblù affronta la Sestese e non può più permettersi di non vincere.
La seconda trasferta consecutiva dei rossoblù arriva al termine di un’altra settimana tutt’altro che tranquilla, cominciata con il pari al cardiopalma di domenica scorsa a Signa, risultato tutt’altro che soddisfacente, poi proseguita tra voci insistenti di mercato – i primi annunci dovrebbero arrivare nel giro di pochi giorni – fino al responso sul ricorso contro la squalifica a Francesco Sorbini che ha portato a una riduzione della stessa assai meno consistente di quanto si auspicasse nell’ambiente.
Non si può dire che al momento le cose girino per il verso giusto in casa aquilotta. Adesso però il Montevarchi deve essere artefice del proprio destino. Una sola vittoria nelle ultime cinque partite è un ruolino di marcia insufficiente per chi ambisce, nonostante tutto, al primo posto. Fallire non è più consentito, specie contro una squadra che nelle stesse ultime cinque gare non ha mai vinto ritrovandosi al penultimo posto in una classifica che resta comunque ancora corta. I giocatori sanno che il loro minutaggio sarà a rischio con l’arrivo dei tanto attesi rinforzi di mercato e dovranno sfruttare anche questa occasione per convincere mister Rigucci e la società.