16, Novembre, 2024

Michele Matrone dopo aver sollevato la questione dei senzatetto alla stazione sostiene il sindaco: “Chiusura notturna decisione giusta. Stop alla caccia al razzista di turno”

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Michele Matrone interviene nuovamente dopo la chiusura della sala d’attesa della stazione di Rignano, avvenuta dopo che aveva sollevato il problema in Comune: “Basta con la caccia al razzista di turno. Il sindaco ha fatto la cosa giusta. Le spese per la chiusura non sono un problema: quanti soldi il Comune spende per cose opinabili?”

“Era doveroso chiudere la stazione nelle ore notturne”. Michele Matrone del Centrodestra dopo il caos sollevato per i senzatetto prende di nuovo la parola: “Sento in dovere di rispondere in quanto è stato fatto il mio nome in questo gruppo, inerente la chiusura della sala di attesa della stazione ferroviaria. E' dovere di un consigliere comunale sollevare problemi che riguardano la comunità che lo ha eletto”.

“Ho portato all'attenzione degli amministratori – sottolinea il consigliere di opposizione – una questione sulla quale non mi sembrava utile chiudere gli occhi. Eccola in sintesi: E' giusto permettere di usare la sala di attesa della stazione come dormitorio per persone senza fissa dimora? La mia risposta era ed è no”.

“Le motivazioni sono di vario genere: finalità precisa della sala di aspetto, aspetti igienico sanitari, questioni di sicurezza, direi in ultimo di decoro e dignità delle stesse persone che ne usufruiscono per dormire. In altre parole, spetta all'intera comunità ed alle istituzioni cercare una nuova e dignitosa soluzione per questi senzatetto. Non si può scambiare una soluzione di fortuna, più che precaria, per una definitiva e soddisfacente” prosegue Michele Matrone.

“A meno che non ci sia qualcuno che pensa di tacitarsi la coscienza lasciando pernottare alcuni senzatetto nei locali di una stazione ferroviaria, senza progettare soluzioni diverse e strutturali. Il sindaco stavolta ha dunque fatto la cosa giusta, chiudendo la sala di aspetto durante la notte, ultimo in questa caso visto che da Arezzo a Firenze sono state chiuse già da diverso tempo”.

Come è stato fatto notare da Valdarnopost l’incarico di chiusura ed apertura della sala d’attesa e dei servizi igienici costerà alle casse comunali poco meno di 5mila euro annui, ma Matrone risponde: “on si venga ad accampare la motivazione dei costi delle operazioni di chiusura e riapertura della stessa per definirla sbagliata. Quanti soldi spende l'amministrazione comunale per soluzioni più che opinabili in altri campi?”.

“Quindi, anziché dare la caccia al pericoloso "razzista di turno" – conclude Michele Matrone – cerchiamo tutti insieme all'amministrazione e volontariato, di risolvere il problema in modo lineare,umano e non ideologico”.

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