Sangiovannese, sposato e con due figli, Beccastrini dal 2001 opera nella Fim Cisl. Come segretario ha seguito in Valdarno la delicata vertenza con il passaggio da Pirelli a Bekaert
Alessandro Beccastrini è stato confermato segretario generale della Fim di Firenze e Prato, al termine del Congresso territoriale del sindacato metalmeccanici Cisl, che si è svolto a Firenze. Valdarnese di San Giovanni, 50 anni, sposato e padre di due figli, Beccastrini ha iniziato a lavorare a 18 anni in un panificio del Valdarno, prima di passare in un’azienda metalmeccanica. Ha lavorato dall’84 al ’91 per la Matec di Scandicci, diventando delegato aziendale Fim e poi, dal ’92 al ’98, per la Sime Telefonia di Firenze, prima di impegnarsi a tempo pieno nel sindacato.
Nel 2001 è entrato nella Segreteria fiorentina della Fim, diventandone Segretario generale nel 2009. Dal luglio 2015 guida anche la Fim Toscana. "È stato un congresso – ha commentato Beccastrini – centrato sui giovani e sull’ascolto degli iscritti. Su questi due temi e sulla formazione dei quadri e dei delegati si concentrerà l’impegno della Fim di Firenze e Prato per i prossimi anni, per dare ancora più protagonismo alle prime linee e ai luoghi di lavoro. La Fim non deve essere una burocrazia sindacale che decide per i lavoratori, ma lavoratori che si fanno sindacato, associandosi e organizzandosi per migliorare la propria condizione di lavoro".
"In concreto – ha concluso, elencando le vicende più importanti – ci impegneremo per dare futuro a un settore che, tra Firenze e Prato, ha perso quasi tremila posti di lavoro dal 2009 ad oggi e che ancora ha diverse vertenze aperte, da Targetti a Bekaert, mentre si stanno aprendo numerosi fronti di crisi nell’indotto GE-Nuovo Pignone. Per affrontare queste difficoltà e uscire finalmente dalla crisi non servono le barricate e lo scontro, ma un patto vero, trasparente e sincero con le imprese e le associazioni datoriali, che sollecitiamo a uscire dal guscio e fare la loro parte".