08, Novembre, 2024

Messa in sicurezza del bacino dell’Arno, intesa Stato-Regione. C’è anche l’adeguamento della diga di Levane

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Le casse di espansione di Figline, Pizzicone e Restone, le casse di espansione di Incisa e Rignano, l’adeguamento della diga di Levane e delle opere connesse a difesa dei territori di Laterina e Pergine. Sono alcuni degli interventi oggetto di un accordo fra Governo e Regione, che potranno beneficiare delle stesse procedure semplificate delle grandi opere

Sono in Valdarno tre dei cinque interventi oggetto di un accordo Regione-Governo per la messa in sicurezza dell'Arno. Interventi per 103 milioni di euro in tutto, parte dei quali già finanziati, mentre per la restante parte saranno ora trovati i fondi. I cinque interventi, considerati strategici per la messa in sicurezza del bacino dell'Arno, potranno beneficiare delle stesse procedure semplificate delle grandi opere grazie al prossimo inserimento nel programma di interventi strategici previsti dalla Legge Obiettivo (Legge 443 del 2001) concretizzatasi, per la Toscana, nell'intesa generale quadro del 2003.

Le opere inserite nell'intesa sono le casse di espansione di Figline, Pizzicone e Restone, le casse di espansione di Incisa e Rignano, ma anche l'adeguamento della diga di Levane e delle opere connesse a difesa dei territori di Laterina e Pergine. Fuori dal Valdarno gli altri due interventi, e cioè le casse di espansione di Roffia e la risagomatura dello Scolmatore d'Arno.

La delibera proposta dall'assessore all'ambiente Anna Rita Bramerini, approvata dalla giunta nell'ultima seduta, ha dato il via libera all'aggiornamento dell'intesa generale quadro fra Governo e Regione Toscana, e nasce da un percorso condiviso con Erasmo D'Angelis fin da quando era Sottosegretario alle infrastrutture, poi proseguito fino ad oggi nel suo nuovo incarico di coordinatore dell'unità di missione contro il dissesto idrogeologico e per lo sviluppo delle infrastrutture idriche.

"Abbiamo inserito queste opere nell'aggiornamento dell'intesa con il Governo – spiega l'assessore all'ambiente Anna Rita Bramerini – per la rilevanza del loro impatto sul territorio regionale e, in particolare, su un'area come quella rappresentata dalla valle dell'Arno. Si tratta di un territorio con un delicato equilibrio che costituisce anche una risorsa economica, ambientale e culturale di importanza strategica, non solo per la Toscana ma per l'intero paese. E' per questo che abbiamo ritenuto di dover dare un colpo di acceleratore per opere, già in buona parte avviate, che consideriamo prioritarie per ridurre il rischio idraulico lungo l'asta principale del fiume".

L'accordo integrativo verrà firmato prossimamente da Regione,
presidenza del Consiglio, ministeri dell'ambiente, delle
infrastrutture e dei rapporti con le Regioni.

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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