29, Marzo, 2024

Mercato, aumento dei banchi in piazza Masaccio: Anva Confesercenti risponde ‘No’

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“Creare un’area che appare alternativa non serve a nessuno ed è un danno per le attività che da anni con serietà e professionalità hanno fidelizzato i clienti e fatto crescere con la loro serietà il mercato di San Giovanni Valdarno”

L'ipotesi di aumentare il numero dei banchi in piazza Masaccio, in particolare del settore alimentare, nel mercato settimanale del sabato non piace agli ambulanti. Secca la posizione di Anva Confersercenti: “Non accettiamo l’allargamento del mercato. Basta scorciatoie. 120 banchi sono già sufficienti. Altre bancarelle sono inutili e non portano benefici neppure per i consumatori”

Il primo a prendere posizione è Stefano Micheli, responsabile di Confesercenti Valdarno:  “Il mercato del sabato ha già 120 bancarelle. Abbiamo negli anni conquistato la fiducia dei consumatori. Non c’è bisogno di allargare il mercato con la scusa di aggiungere altri operatori alimentari in piazza Masaccio. È una scorciatoia che rappresenta solo l’allargamento dell’attuale mercato del sabato. Ci sono ambulanti che vendono prodotti genuini e prelibatezze del territorio, andare quindi a creare un’area che appare alternativa non serve a nessuno ed è un danno per le attività che da anni con serietà e professionalità hanno fidelizzato i clienti e fatto crescere con la loro serietà il mercato di San Giovanni Valdarno”. 

La notizia, quindi, ha sollevato un’alzata di scudi da parte degli ambulanti aderenti ad Anva Confesercenti del settore alimentare. Per questo, nei giorni scorsi, una delegazione capitanata da Stefano Micheli ha incontrato il Sindaco Maurizio Viligiardi per manifestare  “la totale contrarietà della categoria di fronte all’ipotesi di allargare il mercato in piazza Masaccio. Basta con queste iniziative senza confronto e programmazione adesso gli ambulanti chiedono regole certe e uguali per tutti gli operatori che commerciano su aree pubbliche”. 

Stefano Micheli continua: “C’è già  il mercato al Bani in programma il martedì. Aggiungere bancarelle al mercato del sabato di San Giovanni Valdarno è una scelta inutile. Il mercato di San Giovanni Valdarno pur continuando ad avere una valenza commerciale tra le più importanti a livello provinciale, non è comunque immune alle difficoltà che le aziende stanno da lungo tempo attraversando con perdite significative di volume di vendite”.

Lucio Gori responsabile Anva Confesercenti per la provincia di Arezzo ravvede anche “una vera e propria concorrenza sleale”. “È evidente che gli ambulanti del settore alimentare in particolare investono migliaia di euro nelle concessioni ed ogni mese devono far fronte non solo ai costi  di normale gestione o delle tariffe comunali come Cosap e Tari, ma anche all’incidenza notevole  dell’Inps e dell’Inail  per risultare  in regola con il Durc e poter lavorare su area pubblica. Una costosa ed onerosa normativa a cui devono adempiere gli ambulanti e che invece non riguarda le imprese agricole non assoggettate a tale disciplina. Creare quindi un mercato alimentare, nel mercato già esistente, con regole diverse da quelle previsti dagli operatori ambulanti, non crediamo che sarebbe affatto corretto e a nostro avviso si configurerebbe come concorrenza sleale, per giunta tollerata dalla stessa amministrazione comunale”.

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