Dopo gli ultimi due casi, quello della 31enne di San Giovanni e di una 27enne di Lucca, l’Istituto superiore della sanità sta effettuando analisi approfondite. Intanto la Regione ha allo studio anche altre iniziative
Dopo Anna Limongello, 31enne di San Giovanni, deceduta ieri dopo essere stata ricoverata due giorni nel reparto di rianimazione del monoblocco della Gruccia, la meningite da meningococco di tipo C ha colpito un'altra giovane, una 27enne di Lucca. Con l'insorgere di questi nuovi casi rispetto ai 15, di cui 11 di meningococco C, registrati dall'inizio del 2015 la Regione Toscana ha organizzato una task force con esperti dell'Istituto superiore di sanità.
L'assessore regionale Marroni oltre a esprimere cordoglio alla famiglia di Anna ha ribadito l'alto livello di attenzione per la progressione della malattia sul territorio regionale che comunque, sempre secondo l'assessore, è compatibile con i casi registrati negli ultimi anni in Toscana: 16 nel 2014, 12 nel 2013, 18 nel 2011 e 16 nel 2010. Sono stati addirittura 36 nel 2005.
La Regione Toscana che il 30 marzo con una delibera ha introdotto una dose di richiamo delle vaccinazioni per i ragazzi tra i 11 e i 18 anni, adesso pensa anche ad altre iniziative.
Quadro clinico della meningite da meningococco di tipo C, agente eziologico Neisseria meningitidis, secondo l'Istituto superiore della sanità:
"I quadri clinici più frequenti sono la meningite e la sepsi (presenza del meningococco nel sangue che può provocare un quadro clinico talvolta molto severo, con febbre alta, ipotensione, petecchie, insufficienza di uno o più organi fino anche a un esito fatale) che possono presentarsi da soli o in associazione. Le infezioni invasive meningococciche possono colpire soggetti in qualsiasi età della vita, ma sono più frequenti nei bambini sotto i 5 anni (in particolare nel primo anno di vita) e gli adolescenti".
A causare la meningite è un batterio che si trova nel naso o nella gola e che si manifesta in maniera particolare nella stagione inverno-primaverile. Si trasmette da un 'portatore sano' attraverso secrezioni delle vie aree, come starnuti, tosse o baci. Più difficile è la trasmissione da una persona già malata. Il batterio sopravvive poco nell'ambiente ed è sensibile ai disinfettanti e alla luce del sole.
Tra tutti casi di meningite registrati in Toscana un altro ha interessato ancora il Valdarno: quello del 18enne giocatore di basket della squadra del Monte Argentario che aveva disputato una partita con l'under 19 del Terranuova. La squadra, l'allenatore, gli accompagnatori furono subito sottoposti, per sicurezza, a profilassi.