L’assessore regionale alla salute Stefania Saccardi ricevuta oggi a Roma al Ministero: l’obiettivo è chiedere aiuto, soprattutto economico, al Governo. La campagna straordinaria di vaccinazioni è già costata circa 10 milioni di euro, e altre scorte sono in arrivo a giorni perché nelle Aziende sanitarie stanno esaurendo. Critiche dal capogruppo di Forza Italia
L'ultimo caso, in Toscana, è di ieri: una donna di 52 anni di Campi Bisenzio è stata ricoverata per meningite di tipo C a Careggi. Una pendolare per lavoro, tanto che l'Azienda sanitaria ha lanciato l'appello a tutti i viaggiatori che prendono il treno con lei, affinché si sottopongano a profilassi antibiotica: tutti i giorni la donna prende il treno alla stazione di San Donnino alle ore 8,32 (regionale 21405) per andare a Montelupo Fiorentino e lo riprende la sera alle ore 16,53 (regionale 11726) per tornare a San Donnino.
Dall'inizio dell'epidemia che ha colpito la Toscana, da gennaio 2015 a oggi, in tutto sono 50 i casi di meningite registrati: di questi, 41 sono da meningococco C; 6 riconducibili al gruppo B, 2 al gruppo W, e 1 non tipizzato. Nove, invece, i decessi, per la maggior parte (8) dovuti a meningite di tipo C.
Una situazione che ha spinto la Regione Toscana a lanciare una campagna di vaccinazione senza precedenti: sono quasi 400mila i toscani che si sono vaccinati, e in tutto il territorio regionale la vaccinazione è gratuita dagli 11 ai 45 anni (i bambini fino a 10 anni sono stati vaccinati da piccoli, per la meningite C). Finora lo sforzo economico della Regione è stato di quasi 10 milioni di euro: ma servono altre risorse, ed è per questo che oggi l'assessore regionale alla sanità Stefania Saccardi è andata a Roma, dal Ministro alla salute Beatrice Lorenzin, per chiedere un sostegno del Governo.
Non solo per la campagna vaccinale: la Toscana ha annunciato anche una indagine epidemiologica, per individuare i portatori sani e capire in quali zone della Toscana sono presenti in maggior numero. Se ne occuperà l’Agenzia regionale di sanità, che a giorni farà partire una rilevazione tramite tamponi a gruppi di persone che si sottopongono a vaccini. Queste analisi, insieme a quelle su chi si è ammalato, serviranno a capire perché il clone del sottotipo St11, particolarmente aggressivo, si è radicato in questo modo in Toscana.
Al momento, però, i cittadini notano soprattutto la difficoltà di vaccinarsi. In questi giorni, infatti, le scorte dei vaccini si stanno esaurendo, nelle Aziende sanitarie. La Regione ha già fatto nuovi ordini, e dovrebbero arrivare a giorni, anche dall'estero. Ma le critiche non mancano, come quella di Stefano Mugnai, vicepresidente della Commissione regionale sanità e capogruppo di Forza Italia.
"Contro la meningite finalmente l’assessore regionale alla sanità Stefania Saccardi ammette l’evidenza: la Regione si trova davanti a un contagio di cui non sa comprendere le dinamiche di propagazione e, di conseguenza, che non sa come arginare. E si affida al ‘pellegrinaggio’ a Roma. L’ammissione di incompetenza di Saccardi rispetto a questo problema arriva tardiva ma necessaria – incalza Mugnai – ci eravamo resi conto da tempo che le azioni e gli appelli alla vaccinazione arrivavano sempre un momento dopo, un passo indietro, di ricorsa rispetto al progredire del contagio sotto il profilo espansivo ma anche della virulenza".
"Finora però – ricorda Mugnai – la giunta regionale ha rassicurato: “I vaccini ci sono per tutti”, ripetevano mentre dai territori piovevano segnalazioni sull’impossibilità a prenotare un appuntamento per sottoporsi a profilassi. Ora si sa che si sta cercando di importare dosi dall’estero perché qui scarseggiano. “I farmaci sono di qualità ottimale”, si sperticavano mentre dall’area fiorentina alcuni medici segnalavano di essersi rifiutati di somministrare dosi con scadenze troppo ravvicinate. Intanto, è arrivato il primo caso di un giovane che ha contratto il virus malgrado fosse vaccinato. “Vanno fatti i richiami”, dicono adesso. L’improvvisazione è più di un’impressione. E sulla salute delle persone non ci vorrebbe mai, men che meno quando ci si trovi ad avere a che fare con virus potenzialmente letali o comunque capaci di produrre danni permanenti nelle persone".
"Infine, il paradosso decisionale. I volontari del 118, ovvero chi fa soccorso d’emergenza, non sono tra coloro a cui viene somministrato gratuitamente il vaccino. E ciò malgrado per legge questi preziosi operatori siano parte integrante del sistema sanitario regionale toscano. Assurdo. Le dosi di vaccino ci saranno pure per tutti, come asserisce Saccardi; ma allora – chiede Mugnai – che ci siano anche per loro. Soprattutto per loro, visto che sono in prima linea nel contatto col virus".