Secondo il Vicepresidente della Commissione sanità Stefano Mugnai, ad Arezzo e in altre zone della Toscana ci sono lunghe liste d’attesa per le vaccinazioni antimeningite. Intanto oggi si registrano due nuovi casi, di tipo C: una 22enne americana, ricoverata all’ospedale di Santa Maria Nuova a Firenze, città dove vive per studio, e un settantenne a Prato, ricoverato in rianimazione
Liste d'attesa e poche scorte di vaccini. Succede alla Asl di Arezzo, secondo la segnalazione del Vicepresidente della Commissione sanità del Consiglio regionale Stefano Mugnai, capogruppo di Forza Italia. Che per questo ha presentato una interrogazione urgente, sostenendo che la situazione è più che simile in tutta la Toscana. Nel suo documento Mugnai parte dal caso aretino per estendere il suo raggio di indagine: "Da altre segnalazioni ricevute – scrive – le liste di attesa nelle Asl sarebbero molto lunghe e molti medici di medicina generale avrebbero finito le scorte di vaccini".
Il Vicepresidente della Commissione sanità ricorda anche il recente comunicato dell’assessore alla salute, che annunciava a metà febbraio le indagini epidemiologiche e quella per la ricerca dei portatori. "Serve chiarezza su tempi e modalità con cui la Regione intende ripristinare l’accesso tempestivo ai vaccini", sottolinea Mugnai. E ancora: "Perché i ritardi della consegna dei vaccini, vista la situazione di comprensibile allarme dovuto al diffondersi della meningite tra la popolazione toscana? Quali i motivi dei ritardi nell’indagare e isolare i portatori della sepsi? Quando dovrebbero essere consegnati i vaccini mancanti ai medici di medicina generale di Arezzo e quando si riapriranno le agende per la programmazione delle vaccinazioni?".
Intanto si segnalano altri due casi, oggi. E’ ricoverata al Santa Maria Nuova a Firenze la studentessa americana alla quale è stata confermata stamattina la diagnosi di meningite da meningococco di tipo C. La giovane ha 22 anni e vive a Firenze per motivi di studio: ma non sono disponibili ancora informazioni più precise sulla facoltà frequentata.
Per lei, e per un settantenne a Prato, ricoverato in rianimazione nell'ospedale pratese, sono già in corso le indagini epidemiologiche per risalire ai contatti stretti che dovranno sottoporsi alla profilassi antibiotica. Ulteriori aggiornamenti saranno quindi comunicati nelle prossime ore per avvisare gli interessati che dovranno rivolgersi agli ambulatori di igiene pubblica.
Sono invece migliorate le condizioni del ragazzo di 23 anni, di Bagno a Ripoli ricoverato da domenica scorsa nel presidio ospedaliero di Santa Maria Annunziata, sempre per infezione da meningococco di tipo C.