Sono arrivati anche all’Istituto Regina Mundi di Matassino, i ladri in azione in questi giorni in Valdarno: una notizia che ha suscitato sconcerto e amarezza nella comunità di Matassino. È successo ieri pomeriggio, con la scuola già chiusa per le vacanze natalizie, ma l’edificio ospita anche gli appartamenti in cui vivono le suore, e una di loro era presente all’interno quando è entrato il ladro.
A raccontare l’accaduto è stato il parroco di Matassino, Don Simone Imperiosi, che attraverso i social ha voluto lanciare un appello a tutta la comunità: “Ieri pomeriggio le nostre Suore hanno subìto un furto da parte di una persona che, in prossimità dell’orario della S. Messa, è entrata forzando la porta d’ingresso principale ed ha cercato valori e contanti. Il caso ha voluto che una delle suore fosse in casa perché convalescente e si è trovata davanti questa persona che alla vista, è fuggita. Il bottino è stato magro, ma ciò che più conta è che le Suore non hanno subito danni e sono incolumi. Ovviamente molto spaventate e provate. Mi trovavo fuori sede per un altro impegno: sono rientrato in tutta fretta ed ho chiesto aiuto ad alcuni parrocchiani per supportare nell’immediato le Suore, aiutarle nella denuncia fatta ai Carabinieri e star loro vicine nei primi momenti”.
“È l’ennesimo furto avvenuto in paese nell’ultimo periodo”, continua la lettera del parroco. “Ringrazio chi si è adoperato fin da subito e chiedo a tutti di dare un segno di vicinanza alle nostre Sorelle: sono tre giovani ragazze, due delle quali arrivate da pochi mesi, che si stanno inserendo molto bene nel tessuto della comunità, prestano servizio con entusiasmo e sono un bellissimo esempio di amore e dedizione al prossimo, facendosi voler bene per la loro freschezza e giovialità. Mi appello all’intelligenza e lucidità di ognuno e suggerisco di trasformare la rabbia e la tensione che stiamo vivendo in questo ultimo periodo, dando segni concreti di vicinanza e solidarietà a chi è stato interessato dai furti e dai danni, sia fisici che materiali. Mi unisco all’appello fatto alle Forze dell’Ordine per continuare nel prezioso servizio che prestano e ringrazio i Carabinieri per il supporto donato alle Suore. L’istinto direbbe di irrigidirsi, di chiudersi, di fare di tutta l’erba un fascio ed è in parte comprensibile. Non cadiamo nella trappola e rispondiamo al male con il bene! Impariamo dai cattivi esempi ad essere un buon esempio. Impariamo da chi ci vuole cattivi e chiusi ad essere vicini gli uni gli altri”.
Da qui l’invito: “Vi chiedo di appendere un piccolo drappo bianco alla ringhiera del convento delle suore. Sarà il modo per dimostrare la vicinanza a loro e a tutti coloro che hanno subito un danno morale e materiale e soprattutto, sarà l’impegno ad essere persone migliori, che non cadono nella provocazione del rispondere al male col male, ma vogliono vincere il male con il bene. Il Natale è alle porte, quale migliore occasione per fare questo? Tutti ed ognuno, nessuno escluso, credenti e non. Perché la responsabilità di essere una comunità viva e vicina non esclude nessuno”.
