L’ormai ex parlamentare del Movimento 5 Stelle, adesso confluito nel gruppo misto, racconta la sua versione dei fatti e parla della situazione valdarnese
Dopo cinque giorni dall'espulsione dal Movimento 5 Stelle Massimo Artini, adesso parlamentare del gruppo misto, racconta la sua versione dei fatti. E poi guarda al Valdarno e assicura ancora il suo impegno sul territorio.
"Con una procedura irregolare è stata ratificata la mia espulsione per una cosa falsa per la quale avevo già avvertito l'assistenza dei rendiconto. Io ho rendicontato e reso circa 60.000 euro dall'inizio della legislatura. I 7.000 euro segnalati sono denaro proveniente da un errore di calcolo e che il capogruppo avrebbe sanato in questa settimana. Ripeto le parole di Beppe Grillo che ho incontrato a Bibbona: ' Ti abbiamo dovuto buttare fuori con questa modalità perchè sarebbe stato impossibile farlo attraverso l'assemblea'. Alla richiesta del perchè mi è stato risposto per la troppa presenza e azione nel territorio e in Parlamento e per la mia volontà di mantenere la schiena dritta. Non l'ha avuta il capogruppo perchè ha autorizzato la mia fuoriuscita dal gruppo parlamentare senza rispettare il regolamento, ovverosia passare dall'assemblea".
Adesso Massimo Artini è nel gruppo misto, ma i consiglieri e gli attivisti del Valdarno cosa faranno?. Al momento posizioni ufficiali sono state prese soltanto dal gruppo di Reggello e di Loro Ciuffenna che hanno lasciato il movimento.
"Al momento sono nel gruppo misto. I gruppi del Valdarno e della Toscana sono in subbuglio. Tanti non hanno capito il modo ( ndr dell'espulsione), e non è piaciuto il direttorio. Quando sono entrato nel Movimento nel 2011 avevo la consapevolezza che Beppe Grillo era il garante del Movimento 5 Stelle. Ma adesso avere cinque persone calate dall'alto in una lista bloccata francamente è imbarazzante. Per quanto riguarda il Valdarno è un peccato: con questa scelta si è voluto rendere funzionale il M5S a un sistema del Pd e della destra. Dopo aver lavorato bene in Valdarno adesso il Movimento non è più unito come prima e questo è preoccupante per i cittadini del Valdarno. Alcuni gruppi ho visto hanno riconsegnato il logo alla Casaleggio. Aspettiamo gli sviluppi futuri ma il mio impegno sul territorio non mancherà".
Una situazione, dunque, tumultuosa e ancora in evoluzione. A sollevare un altro polverone anche la telefonata, registrata a sua insaputa dal vivavoce, con il Presidente del Consiglio Matteo Renzi, trasmessa in diretta in Piazza Pulita su La 7. La sua messa in onda ha suscitato la reazione di Artini, ospite della trasmissione, e sollevato dubbi.