L’interpellanza è stata presentata dall’onorevole Presco e sottoscritta da altri colleghi del Movimento per avere chiarimenti sull’eccessivo dispiegamento di Forze dell’ordine nel corso della manifestazione delle vittime del Salva-banche a Laterina dello scorso 25 settembre
“L’eccessivo dispiegamento di Forze dell’ordine nel paese di residenza della famiglia Boschi” durante la manifestazione di protesta delle vittime del Salva-banche di Laterina dello scorso 25 settembre è stato oggetto di un’interpellanza dei 5 Stelle in Parlamento. Il documento è stato presentato dall’onorevole Daniele Pesco nella seduta del 5 ottobre e sottoscritto anche da altri colleghi del Movimento: è indirizzato al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'interno, al Ministro dell'economia e delle finanze e alla stessa Maria Elena Boschi, Ministro per le riforme costituzionali e i rapporti con il Parlamento.
Quella domenica mattina di fine settembre, infatti, i membri dell’associazione si erano dati appuntamento a Laterina per una manifestazione autorizzata dalla Questura: il paese era blindato con posti di blocco e presidi di polizia, carabinieri e guardia di finanza. “I risparmiatori, ancora scossi dalla violenza subìta e mortificati dalle vane speranze di recupero, sono stati sottoposti a una ulteriore enorme ingiustizia da parte delle forze dell'ordine che avrebbe potuto anche degenerare se non fossero state tutte persone pacifiche”, si legge nel documento
“Si stima che tra posti di blocco e luogo della manifestazione, fossero presenti circa 150 agenti” – prosegue l’onorevole – “Appartenenti ai reparti della polizia di Stato, dei Carabinieri, Digos, Guardia di finanza, Corpo forestale dello Stato, Vigili urbani e, secondo quanto si apprende dal gruppo Facebook «Vittime del salva-banche», sarebbero intervenuti anche fotografi della polizia scientifica e reparti speciali in borghese, muniti di videocamere e macchine fotografiche, utilizzate per registrare video e scattare foto ai manifestanti e alle targhe delle loro auto”.
Nell’interpellanza si richiedono spiegazioni sulle motivazioni di tale “eccessivo dispiegamento di forze dell'ordine; perché pacifici cittadini, per la quasi totalità pensionati, siano stati fotografati e probabilmente schedati; dove, chi, come e a quale scopo gestisca questo archivio foto e video, e chi sia il garante dei dati personali acquisiti; a quanto ammonti il costo complessivo sostenuto dallo Stato per questo schieramento di svariati corpi delle forze dell'ordine, in un giorno festivo”.