Il Movimento 5 Stelle segnala al Corecom la violazione dell’articolo 9 della legge 28 del 2000, quella cioè che tutela la par condicio e dispone la parità di accesso ai mezzi di informazione durante le campagne elettorali e referendarie e la comunicazione politica. Il comune si adegua. Il Corecom archivia il caso
Questione di nomi e non di qualifiche. L' articolo 9 della legge 28 del 2000, quella che tutela la par condicio e dispone la parità di accesso ai mezzi di informazione durante le campagne elettorali e referendarie e la comunicazione politica, regola la comunicazione istituzionale e obblighi di informazione, recita: "Dalla data di convocazione dei comizi elettorali e fino alla chiusura delle operazioni di voto è fatto divieto a tutte le amministrazioni pubbliche di svolgere attività di comunicazione ad eccezione di quelle effettuate in forma impersonale ed indispensabili per l'efficace assolvimento delle proprie funzioni". In pratica si può, per esempio, citare un sindaco ma non specificare il nome e cognome. È questa la questione che ha portato Lorenzo Naimi del Movimento 5 Stelle a fare una segnalazione al Corecom.
“Il 25 Maggio – dichiara il consigliere 5 Stelle Lorenzo Naimi – abbiamo segnalato al Corecom presunte violazioni della Legge 28/2000. Nello specifico abbiamo contestato, dopo la visita di Rossi in Valdarno, l’utilizzo illegittimo del sito istituzionale del Comune, il quale integrerebbe le violazioni dell’art. 9 della Legge 28/2000. A seguito dell’istruttoria portata avanti dal Comitato Regionale per la Comunicazione lo stesso ci ha comunicato di aver riscontrato diverse irregolarità nei comunicati stampa pubblicati sul sito del comune confermando che numerose pubblicazioni risultano in violazione dell’art. 9 L. 28/2000 poiché riportanti nome e cognome del Sindaco e di alcuni Assessori, cosa quest’ultima non permessa nel periodo elettorale.”
“Il Corecom inoltre – continua Naimi – accertata la violazione ha invitato il Comune, il quale prontamente si è adeguato, a cessare ogni forma personale di comunicazione istituzionale, a rimuovere i riferimenti personali dai comunicati già pubblicati sul sito del Comune. Ritengo molto grave – commenta il 5 Stelle – che gli amministratori locali non rispettino la legge sopratutto a ridosso delle elezioni regionali che dovrebbero essere un momento in cui i cittadini consapevolmente e senza il minimo condizionamento possano esprimere il loro voto. Utilizzare la comunicazione istituzionale in violazione delle norme vigenti denota anche un pericoloso pressapochismo del quale faremmo volentieri a meno, sopratutto alla luce del fatto che l’attenzione e i suggerimenti del M5S sul sito istituzionale sono sempre stati continui e puntuali dall’inizio della legislatura.”
In pratica la norma prevede che si possa citare il sindaco in quanto carica istituzionale ma non il suo nome e cognome perchè ritenuta definizione personale. Il comune ha tolto subito nome e cognome del sindaco dai comunicati e il Corecom ha archiviato il caso affermando: " Verificata l’effettiva rimozione dei riferimenti personali, in data odierna si trasmette l’istruttoria conclusiva all’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, con proposta di archiviazione per adeguamento spontaneo".