Il capogruppo consiliare del Movimento 5 Stelle di Figline Incisa, Lorenzo Naimi, prende le distanze da Massimo Artini e invita coloro che non credono più nel movimento a dimettersi “senza ricorrere al poco dignitoso espediente del cambio di casacca per conservare una poltrona”
“Il Movimento 5 Stelle di Figline e Incisa e gli attivisti certificati che rappresento prendono nettamente le distanze dall’ormai ex deputato 5 Stelle Massimo Artini”, a parlare è il capogruppo consiliare Lorenzo Naimi rimasto nel movimento dopo la bufera scoppiata con l'espulsione di Artini.
Lorenzo Naimi entra nel merito della vicenda:
“Gli eventi di questi giorni confermano che il deputato Artini aveva da tempo abbandonato i principi fondanti del Movimento 5 Stelle, in primis la trasparenza e la coerenza, lasciandosi prendere dai giochi di potere. Dopo aver sventolato in prima fila la bandiera a 5 Stelle, ora improvvisamente non perde occasione per denigrare le scelte del Movimento finalizzate al rispetto dei principi che sono alla base della fiducia riposta dai cittadini. Le dichiarazioni di Artini sono una chiara dimostrazione di come sia facile diventare un “politico” buono per tutte le occasioni, basta mantenere la poltrona. Ancora una volta Grillo e la rete hanno avuto ragione: chi non rispetta le regole deve andare a casa.”
“Il comportamento dell’ormai deputato del gruppo misto – continua Naimi – è inaccettabile per qualsiasi parlamentare e a maggior ragione per un esponente che si dichiarava 5 Stelle convinto. Un vero portavoce accetta la decisione della rete e quindi dei cittadini che hanno confermato di non avere più fiducia in lui e lo hanno invitato a lasciare il suo posto a qualcuno che ancora crede nel Movimento. Non presentare le dimissioni ed andare nel gruppo misto è un tradimento per tutti coloro che hanno votato Movimento 5 Stelle.”
Il capogruppo di M5S continua condannando le dichiarazioni rilasciate da Artini, soprattutto quando ha paragonato il movimento a un'operazione di marketing, "Ora, all’improvviso, si accorge che la democrazia della rete sono solo dei click: peccato che l’illuminazione di Artini sia avvenuta subito dopo essere stato espulso".
“Già in precedenza – sottolinea Naimi – ed in tempi non sospetti avevo preso le distanze, insieme ad altri consiglieri della provincia fiorentina, dal comportamento di Massimo Artini, sia a seguito della pubblicazione di un post sul Blog di Grillo in cui si evidenziavano problematiche connesse alla gestione di un server, contenente tra l’altro le email dei deputati 5Stelle, che del percorso per l’elezione del consigliere metropolitano Galardi, in cui i gruppi locali si sono avvalsi di piattaforme informatiche di proprietà di Artini e gestite dallo stesso Artini insieme ai suoi fedelissimi.”
Infine Lorenzo Naimi si rivolge a coloro che hanno incarichi come Movimento 5 Stelle in Valdarno e che non si riconoscono più nei suoi principi.
“A livello locale invito tutti coloro che non si rivedono più nel Movimento 5 Stelle a fare un gesto coerente con i principi che li hanno portati a sedere nei consigli comunali e metropolitani. Sollecito quindi i consiglieri dei gruppi che si sono staccati dal Movimento 5 Stelle o che hanno dichiarato pubblicamente di non riconoscersi più nel Movimento e nei suoi fondatori a presentare immediatamente le dimissioni, per coerenza con i cittadini che hanno votato Movimento 5 Stelle, senza ricorrere al poco dignitoso espediente del cambio di casacca per conservare una poltrona.”