Dall’8 novembre al 18 gennaio il Palazzo Pretorio e l’Oratorio Antico Spedale Serristori di Figline ospiteranno 25 opere tra tavole, disegni e sculture. L’organizzazione è curata dalla Fondazione Ernesto Balducci in collaborazione con il Comune di Figline e Incisa Valdarno, la Fondazione Giovanni Pratesi e il contributo della Banca di Credito Cooperativo di Reggello
Si apre sabato 8 novembre per chiudersi il 18 gennaio la mostra in anteprima nazionale 'Lorenzo Bonechi. L'attesa contemplativa', organizzata e curata dalla Fondazione Ernesto Balducci in collaborazione con il Comune di Figline e Incisa Valdarno, la Fondazione Giovanni Pratesi e il contributo della Banca di Credito Cooperativo di Reggello. L'evento celebra il ventennale della mostra dell'artista.
Si tratta di 25 opere tra tavole, disegni e sculture a soggetto sacro esposte nel Palazzo Pretorio e nell'Oratorio Antico Spedale Serristori. Alla mostra di Figline seguiranno altre importanti mostre di opere di Bonechi in varie parti d'Italia: saranno esposte a Urbino nel Palazzo Ducale (5 dicembre-18 gennaio), a Milano al Museo Diocesano (inverno 2014-primavera 2015), a Firenze a Palazzo Medici Riccardi (dal 22 novembre al 28 dicembre 2015).
Del comitato scientifico che guida questa serie di eventi fanno parte Andrea Cecconi, Presidente Fondazione Balducci, Lucia Fiaschi, Direttrice Museo e Archivio Venturino Venturi, Antonio Natali, Direttore Galleria degli Uffizi, Giovanni Pratesi, Presidente Fondazione Giovanni Pratesi, Vittorio Sgarbi, Assessore alla Cultura Comune di Urbino. Numerosi i nomi degli artisti, critici, personalità delle istituzioni civili e religiose che fanno parte della giunta d'onore degli eventi nel nome di Lorenzo Bonechi.
In occasione della mostra di Figline, il 22 novembre si svolgerà un convegno alla Sala consiliare del Comune di Figline e Incisa Valdarno con i saluti del sindaco Giulia Mugnai e del presidente della Fondazione Balducci Andrea Cecconi. Le relazioni saranno curate da Moreno Bucci, Roberto Barni, Giuseppe Billi, Giovanna Uzzani, Manuel Muñoz e Carles Marco. Interverranno anche Carlo Bertocci, Adolfo Natalini, Fabio e Tiberio Cattelani, Giulio Bonatti e Iacopo Ginanneschi. Presiede Lucia Fiaschi.
Bonechi sentiva un forte legame spirituale con padre Ernesto Balducci, di cui ricorre il 70 esimo anniversario di sacerdozio, che nel 1989 aveva scritto un bel saggio su una mostra dell'artista valdarnese a Cascia di Reggello.
“Fu padre Balducci – commenta il presidente della Fondazione Ernesto Balducci, il professor Andrea Cecconi – a definire l'arte di di Bonechi una celebrazione dell’attesa contemplativa. In questa attesa si sarebbero celati per Balducci i segreti del futuro, un futuro che avrebbe dovuto trascendere la realtà attuale nella prospettiva di una nuova, diversa umanità possibile ma dalle sembianze ancora incerte. Del resto le rappresentazioni della “città celeste” raffigurate da Bonechi che altro esprimono se non la speranza in una diversa, possibile modalità di convivenza fra gli uomini? Un concetto, oggi come ieri, di grandissima attualità nella speranza di una nuova forma di comunitas planetaria, pacifica e non violenta, che Padre Balducci evocò con la metafora dell’ “uomo planetario”, dell’uomo cioè che avrebbe dovuto vivere anche le proprie appartenenze di fede in una comunione globale”.
A 20 anni dalla sua scomparsa, dunque, il Comune di Figline e Incisa Valdarno ricorda uno dei suoi migliori artisti: Lorenzo Bonechi, morto nel 1994 a 39 anni, apprezzato pittore e scultore, protagonista di numerose personali e di collettive con i migliori artisti dell'epoca, torna nel suo paese di origine per una mostra in anteprima nazionale.
“Per l’amministrazione è un onore inaugurare questa nostra prima stagione culturale con un artista che ha avuto un legame così forte e così pieno con i luoghi in cui ha vissuto – aggiungono il sindaco Giulia Mugnai e l’assessore alla cultura Mattia Chiosi – Lorenzo Bonechi aveva per casa non solo una città ma un territorio intero, attraverso il quale continua a farci riflettere sul senso materiale e quello spirituale della vita, ma anche sul rapporto tra l’uomo e la sua terra. A vent’anni dalla sua scomparsa e nell’anno della nascita del nuovo Comune di Figline e Incisa Valdarno, siamo quindi molto onorati di ospitare opere che raccontano la nostra comunità, che ne sono identità”.
L'inaugurazione della mostra è in Palazzo Pretoriole 18.30 di sabato 8 novembre.