21, Giugno, 2025

Liste di attesa, botta e risposta fra la Asl e Chiassai. Il sindaco: “Amareggiata per la replica, io continuo a ricevere segnalazioni”

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Il sindaco di Montevarchi Silvia Chiassai Martini ritorna sulla questione delle liste di attesa alla Gruccia, dopo aver lanciato l’allarme per possibili liste di prenotazione chiuse dopo le segnalazioni dei cittadini. La Asl Toscana Sud Est ha smentito che le liste siano state chiuse, ma Chiassai ribadisce che le segnalazioni dei cittadini continuano ad arrivare.

“Sono rimasta profondamente amareggiata dalla replica della Asl – afferma il Sindaco – che nega quanto dichiarato dalla paziente oncologica, che non riusciva ad avere un appuntamento per gli esami di controllo, a causa delle liste bloccate. Mi preme evidenziare che quando un malato arriva a scrivere al Sindaco per un caso così delicato legato alla propria salute, significa che prima ha effettuato ogni tentativo possibile e solo spinta dalla frustrazione di non avere risposte arriva a chiede aiuto al primo cittadino, come garante della salute pubblica. Come dichiarato dalla paziente, prima di scrivere a me, aveva già presentato la questione più volte all’ufficio reclami senza ricevere alcun riscontro”.

“Nel fine settimana – continua Chiassai – ho ricevuto l’ennesima segnalazione a conferma della situazione reale, una cittadina che dopo una visita ortopedica, ha richiesto al Cup in data 28 aprile un ciclo di terapie per una distorsione al ginocchio e le è stata proposta una prima disponibilità per il 17 novembre, tra 7 mesi. Questo è il servizio che funziona? La signora naturalmente è stata costretta a rivolgersi al privato”.

“Invito la Asl a leggere con attenzione l’elenco dei reclami, se hanno dubbi mi sento di garantire io per la buona fede dei malati e assicuro anche che noi Sindaci non usiamo i nostri cittadini per fare polemica, anzi è particolarmente frustrante sentirsi chiedere aiuto e non avere la possibilità di cambiare le cose. I tempi delle liste di attesa sono inaccettabili ed ancora di più il blocco delle liste stesse, così come è inaccettabile che per ricevere cure essenziali i cittadini debbano spostarsi in un’altra provincia o essere costretti a rivolgersi al privato, sostenendo spese che non tutti possono permettersi. Continuerò a segnalare le grandi difficoltà di cura dei nostri concittadini perché come mi ha scritto la paziente oncologica: “bisogna provarlo sulla pelle il disagio, la paura, l’ansia e le incertezze che si vivono”. Un Sindaco non può ignorare queste richieste di aiuto, forse l’Asl è costretta invece a farlo”, conclude Chiassai.

 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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