21, Dicembre, 2024

Liste d’attesa per esami e visite, l’Azienda sanitaria fiorentina mette in campo una task force

Articoli correlati

In Vetrina

Più lette

In Vetrina

L’obiettivo della Ausl Toscana Centro è di aumentare l’offerta per visite specialistiche e diagnostica, in modo da abbassare i tempi di attesa in tutti gli ospedali e le strutture delle province di Empoli, Firenze, Pistoia e Prato. In caso di necessità, si farà ricorso al privato

Resta uno dei nodi più difficili da sciogliere, nel comparto sanitario: quello delle liste di attesa, un problema con cui si sta confrontando in queste settimane anche la Asl Toscana Centro, l'azienda sanitaria che comprende anche il territorio del Valdarno fiorentino e il presidio ospedaliero Serristori. 

La soluzione a cui lavorerà un'apposita task force consiste nell'aumentare l'offerta di prestazioni con un incremento dell’attività ambulatoriale e di diagnostica, con prestazioni aggiuntive da parte del personale dipendente, fino all’eventuale ricorso alle strutture private accreditate. Per la Asl è un’operazione da mettere in campo fin da subito, e che dovrà dare i primi risultati già alla fine della prossima estate in tutti i territori delle province di Empoli, Firenze, Pistoia e Prato.

In questi giorni il direttore generale Paolo Morello Marchese ha istituito una task force aziendale, con un budget dedicato e con disponibilità di spesa immediata sulla base delle effettive contromisure che si renderanno necessarie per superare le criticità. La task force è coordinata dal direttore della rete ospedaliera aziendale (Luca Nardi), e ne fanno parte i direttori sanitari dei presidi ospedalieri e i responsabili aziendali della programmazione specialistica ambulatoriale e dei Cup. 

Ogni quindici giorni il gruppo si riunirà per monitorare l’andamento delle liste di attesa in tutte le sedi di erogazione dell’Azienda Sanitaria e per verificare se vengono rispettati i tempi per le visite specialistiche ambulatoriali e le indagini diagnostiche identificate dalla Regione (in tutto 17 visite specialistiche e 43 prestazioni diagnostiche). I primi interventi “correttivi” saranno attuati facendo ricorso alla cosiddetta “produttività aggiuntiva”: in base alla disponibilità del personale dipendente, saranno aumentate le ore di attività degli operatori sanitari così da incrementare le aperture ambulatoriali e gli esami diagnostici. 

Insomma si inizierà lavorando sulla collaborazione dei dipendenti dell'Azienda sanitaria e, se questo contributo dovesse essere insufficiente, saranno anche attivati specifici contratti con i professionisti convenzionati fino al ricorso alle strutture private già convenzionate con l’Azienda sanitaria alle quali sarà richiesto l’incremento dell’offerta nelle discipline con maggiori criticità, acquistando nuovi pacchetti di prestazioni aggiuntive rispetto a quelle concordate o modificando l’offerta contrattualizzata privilegiando alcune prestazioni invece di altre.

Sono 9 le visite che devono essere assicurate entro 15 giorni: neurologia, ginecologia, cardiologia, chirurgia generale, dermatologia, ortopedia e traumatologia, otorinolaringoiatria, urologia e oculistica. Nel 2015, per queste visite, le Asl confluite oggi nell'Azienda Toscana Centro avevano erogato complessivamente 410.455 prestazioni (162.883 nella asl fiorentina); nel 75% dei casi la prenotazione era stata assicurata entro i 15 giorni; dai 16 ai 30 giorni nell'8,3% dei casi e oltre i 30 giorni per il 15,7%. Per Risonanze magnetiche e Tc, sempre nel 2015, le prestazioni erano state 127.721 (di cui 50.894 nella ex Asl10) e garantite entro 30 giorni nel 71,5% dei casi.

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

Articoli correlati