I cinque componenti dell’opposizione firmano una dura nota relativa alle celebrazioni della Liberazione a Figline e Incisa. “Solo il Pd a rappresentare il comune, Consiglieri comunali nemmeno invitati. Ora la Presidente del Consiglio prenda una posizione chiara nei confronti del suo Partito”
Si appellanno alla Presidente del Consiglio comunale, i cinque rappresentanti delle opposizioni a Figline e Incisa. Perché Valentina Trambusti, Roberto Renzi, Lorenzo Naimi, Simone Lombardi e Piero Caramello denunciano di non essere nemmeno stati invitati, alle celebrazioni per l'anniversario della Liberazione dei territori di Figline e di Incisa, in corso in questi giorni.
"Il 27 luglio – scrivono – è data importante perché rappresenta la Liberazione di Figline con l’ingresso delle truppe alleate in città e i nazifascisti in ritirata verso Firenze e la Linea Gotica. Festa di popolo sarebbe se non fosse il fatto che il PD ha deciso quest’anno di assumersi ogni prerogativa di rappresentare il Comune, inviando i propri rappresentanti a presenziare alle manifestazioni senza estendere l’invito ai Consiglieri comunali, non fosse mai che durante la Commemorazione potesse spuntare un Consigliere di opposizione a rovinare la festa".
Quel mancato invito istituzionale viene definito un "atto ingiustificabile, che dimostra ancora una volta la assoluta mancanza di rispetto verso le Istituzioni e verso i rappresentanti della minoranza, che rappresentano il 45% degli elettori. Siamo stufi di questi atteggiamenti che rasentano l’arroganza e offendono tutti coloro che sono rappresentati dai gruppi consigliari di opposizione. Non è la prima volta che il PD utilizza le manifestazioni pubbliche con molta leggerezza, occorrerebbe maggiore equilibrio e soprattutto maggiore rispetto nei confronti di chi, pur pensandola politicamente in maniera diversa, si adopera per il bene della nostra comunità".
L'attacco dei cinque rappresentanti delle opposizioni è rivolto al PD, colpevole di "evidente ostruzionismo verso le forze di opposizione, un ostruzionismo legato ad una maggioranza che evidenzia tutti i suoi limiti e non riesce più a nascondere le contraddizioni di un gruppo spaccato per correnti. È evidente il malessere del Partito di maggioranza, sfilacciato dalle contestazioni che sempre più si allargano non solo nel nostro Comune ma in tutto il Paese, con un Governo che ha fallito ogni obiettivo".
Infine la richiesta alla Presidenza del Consiglio comunale: "Chiediamo alla Presidente una presa di posizione chiara nei confronti del suo Partito, perché venga rispettato il Consiglio comunale ormai ridotto a mero organo di ratifica delle decisioni della Giunta senza alcun confronto con le opposizioni, e supponiamo nemmeno con il gruppo di maggioranza".