L’iniziativa della Lista Civica mira a scongiurare l’adeguamento tariffario annunciato dalla società Publiacqua alle famiglie di Castelfranco. Morbidelli: “Non ci sono i presupposti per chiedere quei soldi”
Sono già 250 le firme raccolte dalla Lista civica Castelfranco Piandiscò per la lettera di diffida a Publiacqua, in risposta alle raccomandate ricevute da numerosi cittadini del territorio di Castelfranco, in cui si annuncia un possibile adeguamento tariffario.
Il 22 dicembre scorso la lettera è stata girata a Publiacqua, Autorità Idrica Toscana e al sindaco di Castelfranco Piandiscò. Ma la Lista civica non si ferma: "Tuttora prosegue la raccolta in Piazza Vittorio Emanuele a Castelfranco, presso la nostra sede". La Lista civica ha seguito solo la problematica di Castelfranco, nettamente diversa da quella di Piandiscò, dove invece si è attivato il movimento di Chiara Quercioli.
"Unire le forze per aiutare i cittadini a difendersi dai soprusi delle aziende dei comuni è cosa buona", commenta il capogruppo Morbidelli, che aggiunge: "La tariffa per depurazione e fognature non potrà essere ricalcolata dal 2009 perché non esistono i presupposti: né progetti approvati, né lavori in corso. La lettera ha valore di interruzione dei termini nei confronti di Publiacqua. La società dovrà così giustificare il proprio diritto all’aumento, con una nuova decorrenza".
Infine, il capogruppo ricorda che, "con le tariffe e solo con quelle, Publiacqua fa utili spaventosi, oltre 47 milioni di euro nel 2013. Se Publiacqua investisse ogni anno 46 milioni di euro in depurazione, fognature e collettori, le rimarrebbe un onesto milione di euro e non dovrebbe chiedere ulteriori sacrifici, per lo più retroattivamente".