Amaro sfogo del capogruppo dei Democratici e Progressisti di Montevarchi: “Dal servizio di comunicazione ci aspetteremmo più imparzialità e distacco nel comunicare”. Il riferimento è a una nota ufficiale sull’approvazione in consiglio comunale di una mozione sul giudice di pace
"Mi sono permesso di scrivervi perché credo, sperando che almeno questo sia condiviso, che le Istituzioni e la Democrazia le si debbano tutelare anche con una corretta e rispettosa comunicazione, che evidenzi non solo le proposte del Sindaco e della Giunta o in generale quella delle maggioranze ma anche quelle delle minoranze". Si apre così la lettera di Fabio Camiciottoli, capogruppo dei Democratici e Progressisti, indirizzata a Presidente e Vicepresidente del Consiglio comunale di Montevarchi.
Nel mirino di Camiciottoli è finita la nota ufficiale con cui l'ufficio comunicazione del comune di Montevarchi ha reso nota l'approvazione, lo scorso 3 marzo, della mozione sulla giustizia di prossimità e in particolare per la riapertura del giudice di pace. Una nota che, secondo l'esponente dei Democratici e Progressisti, non sarebbe né imparziale né rispettosa delle minoranze che siedono in consiglio comunale.
"Pur tralasciando il fatto che l'articolo non è altro che una mera trascrizione di estratti della mozione presentata, e successivamente ratificata, trovo veramente grave ed istituzionalmente irrispettoso che nel testo non vengano minimamente indicati coloro che hanno proposto la mozione. Un testo, quello pubblicato, che rende poco onore a quanto enunciato nella mozione perchè si confonde la funzione della Giustizia di Prossimità con quella della Difesa Civica".
"Il Consiglio comunale aveva chiesto che tramite l’ufficio stampa del Comune venisse data massima diffusione all’atto approvato, ma dispiace che all’interno del testo non vi sia stato inserito, come spesso accade per atti che vedono coinvolti il Sindaco o gli Assessori, nessun estratto del dibattito, che poteva essere facilmente reperibile dalle delibere pubblicate. Forse non è un caso che all’interno del testo non sia evidenziato che l’atto, dopo molto dibattito e con non poche difficoltà, è stato portato all’attenzione del Consiglio grazie alla ferma volontà del sottoscritto e dei colleghi Gianluca Magini, Flavio Nardi e Andries Cornel Mihai. Forse invece sembra proprio che vi sia la necessità di far dimenticare che il sindaco di Montevarchi, nonché avvocato, è stato quasi obbligato a votare l’atto in quanto nel consiglio precedente lui e parte della maggioranza si astennero alla ratifica di un atto simile".
"Dopo avervi sollecitato formalmente a far si che vi fossero comportamenti ed azioni rispettose di quanto deliberato in Consiglio – prosegue Camiciottoli – rimango dubbioso sulla qualità dell’informazione istituzionale prodotta dell’ufficio comunicazione perché sempre più spesso si confonde con una propaganda dell’azione di governo a scapito delle azioni profuse dall’organo democraticamente eletto. Si tende così ad oscurare sistematicamente le azioni politiche intraprese dagli eletti specialmente di minoranza. Dal responsabile di tale servizio, firmatario dell’articolo, che svolge tale ruolo in quanto giornalista pubblicista, ci si aspetterebbe un comportamento professionale diverso, con più imparzialità e distacco nel comunicare perché ancorché dipendente, è pur sempre giornalista iscritto ad un ordine professionale".
Camiciottoli chiede che la nota ufficiale del comune sia rivista e resa più completa: "Anche se ormai è tardi, mi auguro che interveniate immediatamente nei confronti del responsabile del servizio comunicazione per rendere la nota più rispettosa di quanto accaduto. Infine mi preme evidenziarvi che la vostra azione politica volta a tutelare gli organi elettivi ed in particolar modo delle minoranza è pressoché nulla. Ritengo che per evitare ulteriori conflittualità occorra accelerare il processo per l’approvazione quanto prima del regolamento sul sito Internet introducendo norme che favoriscano la comunicazione dei lavori consiliari in modo equo e rispettoso di tutti".