E’ una lettera aperta, lucida, forte e piena di speranza quella scritta e inviata alla viceministra del Lavoro Maria Teresa Bellucci e al Presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, da Caterina Del Conte, mamma di Giulia Santoni la giovane volontaria della Misericordia di Terranuova rimasta uccisa in A1 in un drammatico incidente. Con lei, lo scorso 4 agosto, hanno perso la vita anche Gianni Trappolini, autista della Misericordia e Franco Lovari, il paziente che stavano trasportando. Durante i funerali in piazza Prospero Prosperi più volte è stata ribadita la necessità di prendere provvedimenti per la circolazione nel tratto valdarnese dell’autostrada a cominciare dal divieto di sorpasso tra mezzi pesanti. Necessità ribadita dal Governatore della Misericordia Patrizio Italiano. Ma niente si è mosso.
Per questo motivo la mamma di Giulia ha pensato di scrivere in prima persona al vice Ministro e al Presidente della Regione perchè possano sollecitare gli enti competenti.
“Egregi,
sono la mamma di Giulia, la volontaria della Misericordia di Terranuova Bracciolini che ha perso la vita, a soli 22 anni, insieme ad altre due persone Gianni e Franco, nell’ormai noto incidente del 4 agosto di quest’anno sull’autostrada A1.
L’incidente è noto a tutti non solo per la gravità delle sue conseguenze, ma anche perché è stato l’ultimo (ormai non più ultimo perché se ne sono già verificati altri) di una lunga serie di incidenti, anche mortali, verificatisi sul tratto autostradale Arezzo – Firenze sud.
Questo tratto di autostrada è caratterizzato da traffico molto intenso ed è percorso, oltre che da un gran numero di automobili, anche da numerosi mezzi pesanti che, a causa della loro mole, delle ridotte capacità di manovra e delle caratteristiche della sede autostradale, sono spesso coinvolti nei numerosi incidenti che vi si verificano. Tutto ciò è stato riconosciuto ed evidenziato anche dalle autorità che, durante le esequie delle vittime ed anche successivamente, hanno preso la parola e si sono impegnate a promuovere in ogni sede le azioni necessarie a rendere più sicuro quel tratto di autostrada. A tal proposito scrivo proprio a voi che avete avuto la sensibilità di partecipare alle esequie.
Come madre che ha perso una figlia in tale circostanza, non posso fare a meno di impegnarmi personalmente, ed anche a nome delle altre persone coinvolte a cercare di far sì che tali incidenti non si verifichino più e che quel tratto di autostrada sia messo in sicurezza”.
“Si è parlato di istituire un divieto di sorpasso tra mezzi pesanti, misura che appare quantomai necessaria in attesa di ulteriori e più strutturali interventi.
Individuare i soggetti competenti ad assumere tale decisione non credo presenti alcuna difficoltà e ritengo che tali soggetti debbano farsene immediatamente carico. A tutte le autorità che hanno preso coscienza del problema chiedo di unirsi all’appello del Governatore della Misericordia e del Sindaco, scrivendo formalmente ed agendo in tutte le forme possibili. Tutte le istituzioni devono impegnarsi concretamente, intervenendo presso chi di competenza attraverso inviti, solleciti e costanti richieste di informazioni finché il risultato non sarà raggiunto. Se è vero, come spero, che le istituzioni prendono a cuore le istanze dei cittadini, questa è l’occasione per dimostrarlo, altrimenti si crea una distanza incomprensibile ai più. Io ho perso già mia figlia, e mi aspetto che ciascuno si faccia carico di rappresentare questa istanza presso tutte le istituzioni di competenza. E’ sbagliato pensare che queste disgrazie capitino sempre agli altri. Il dolore che sto provando vorrei che non lo provasse nessun altro.
Caterina Del Conte”