26, Aprile, 2024

Le specie di uccelli a rischio ‘salvate’ dal progetto Life Granatha: in Pratomagno tornano le brughiere

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Otto specie di uccelli di brughiera che rischiavano di scomparire dal Pratomagno e che ora si stanno riappropriando di quel territorio: magnanina, tottavilla, averla piccola, albanella minore, calandro, succiacapre, biancone e falco pecchiaiolo (nella foto sopra). Otto specie di uccelli, a rischio: gli ambienti di brughiera, che una volta venivano utilizzati per attività tradizionali, oggi infatti progressivamente vengono sostituiti dal bosco a causa dell’abbandono delle zone montane. E in questo modo, questi uccelli perdono il loro habitat riproduttivo. A loro volta, poi, questo crea problemi anche per il biancone e il falco pecchiaiolo, che si vedono sparire gli ambienti nei quali cacciano le prede.

È un problema europeo che si presenta anche in Pratomagno. Da qui il progetto Life Granatha, cofinanziato dall’Unione Europea, che in questa zona viene concretizzato da D.R.E.A.M. Italia, Unione dei Comuni del Pratomagno, Dipartimento Scienze Agrarie Forestali e Alimentari dell’Università di Torino e cooperativa sociale Betadue. Un progetto attivato da alcuni anni (era il 2015 quando si iniziò a parlarne) con l’obiettivo di sviluppare le proprie azioni nel lungo periodo.

 

Il progetto è partito proprio dalla rimozione degli alberi e gli arbusti “invasori” per il ripristino della funzionalità ecologica della brughiera e poi il ripristino di una filiera locale che, attraverso l’utilizzo dell’erica scoparia, possa garantire, con la produzione e la commercializzazione di scope e altri utensili, una loro gestione continua e duratura. Da qui il nome del progetto: Granatha, che poi è anche l’acronimo di Growing Avian in Apennines’s Tuscany Heathlands, ma che ricorda la granata che è la tradizionale scopa fatta di erica.

Il progetto ha già prodotto risultati: sono stati realizzati interventi diretti di ripristino di questi ambienti, classificati come habitat ai sensi della legislazione europea, promuovendo al contempo la riattivazione della filiera produttiva tradizionale locale, individuata come unica forma di gestione sostenibile e duratura di questi ambienti. Attività e risultati del progetto saranno presentati in due convegni che si terranno il 26 marzo e il 2 aprile presso la sala conferenza della Filanda di Loro Ciuffenna in provincia di Arezzo. In queste due giornate il partenariato di progetto, insieme a tutti i soggetti coinvolti, illustreranno le azioni messe in campo dal progetto, fornendo le prime valutazioni sui loro effetti sul territorio, al fine di favorirne la trasferibilità e la replicabilità.

Il succiacapre

Sabato 26 marzo verranno affrontati gli aspetti ecologici e naturalistici. In particolare La Rete Natura 2000 e il programma LIFE dell’Unione Europea, la conservazione delle brughiere, le specie a rischio di conservazione, interventi di ripristino delle brughiere del Pratomagno, la pianificazione del taglio delle eriche per un prelievo sostenibile. Nel pomeriggio è prevista una escursione nelle aree di intervento del progetto LIFE Granatha nel Comune di Loro Ciuffenna, con presentazione delle peculiarità naturalistiche delle brughiere montane e dimostrazioni di taglio e prime lavorazioni delle eriche.

La giornata di sabato 2 aprile sarà dedicata al rapporto tra la comunità locale e il progetto Life Granatha, quindi la tutela della natura come base per lo sviluppo sostenibile della montagna, le buone prassi per la montagna, il ruolo della cooperazione nei processi di sviluppo della montagna, l’analisi socioeconomica e attivazione di comunità, le politiche per la montagna e il sostegno al lavoro. Interverranno, tra gli altri, l’assessore regionale alle attività produttive, Leonardo Marras; il consigliere regionale Vincenzo Ceccarelli e la vice Presidente di Legacoop Toscana, Irene Mangani.

Info e prenotazioni per una o entrambe le giornate al numero di segreteria curato da Coop. Betadue 393.9587333 tramite whatsapp o chiamata diretta, iscrivendosi sarà possibile seguire anche la diretta on line, se impossibilitati in presenza.

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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