Le fototrappole installate nel mese di maggio a San Giovanni, nei pressi delle postazioni di cassonetti, per monitorare i comportamenti degli cittadini ed il rispetto delle norme hanno dato i primi frutti: 11 sono stati i verbali redatti dalla polizia municipale, sia nei confronti di residenti sia, soprattutto, di cittadini di comuni limitrofi, per abbandono di rifiuti e per conferimenti errati.
“Nell’ambito della riorganizzazione del sistema della raccolta dei rifiuti nel territorio comunale – spiega il sindaco Valentina Vadi – abbiamo messo in atto, nel corso dei mesi, una serie di azioni e di interventi che hanno lo scopo, da una parte di aumentare la percentuale di raccolta differenziata, dall’altra di preservare il decoro e pulizia dell’ambiente urbano. E’ stato reso omogeneo il sistema di raccolta con l’estensione dei cassonetti ad accesso controllato in tutti i quartieri, è stata potenziata ed informatizzata l’isola ecologica del Ponte alle Forche, è stata promossa una campagna di comunicazione ed informazione sul corretto ed adeguato conferimento con il supporto della associazione Progetto Cittadini Attivi, è stata collocata anche nel quartiere Oltrarno la Stazione ecologica per lo smaltimento di alcune tipologie di rifiuti, è stato attivato il servizio di ritiro di rifiuti in cemento amianto prodotti da privati cittadini. In questo complesso di azioni, l’introduzione degli ispettori ambientali e l’istallazione delle fototrappole ha costituito senza dubbio un passaggio importante con lo scopo di disincentivare nella cittadinanza comportamenti non adeguati di abbandono dei rifiuti e di monitoraggio delle postazioni più critiche. Le sanzioni emesse dalla Polizia Municipale sono frutto di questo lavoro che auspico possa contribuire a diffondere sempre più condotte di rispetto dell’ambiente urbano, insieme ad azioni che parimenti valorizzino i cittadini responsabili e virtuosi”.
Lo scopo delle fototrappole è scoprire la mancata osservazione delle norme che regolano il conferimento di rifiuti nei cassonetti, l’abbandono di rifiuti ingombranti, li scarichi di rifiuti speciali. Le sanzioni applicabili variano a seconda della gravità del fatto rilevato e arrivano fino a 400 euro per chi introduce nei cassonetti della raccolta rifiuti provenienti da lavori di ristrutturazione e/o manutenzione domestica o a 500 euro per chi lascia materiali accesi o incandescenti, come le ceneri della stufa o del caminetto. Senza tralasciare il fatto che alcuni comportamenti possono rappresentare ipotesi di delitti di inquinamento e disastro ambientale in base al codice ambientale e che l’abbandono da parte di imprese o titolari di partita Iva rientra tra le violazioni penali e quindi passibile di denuncia.
“Non possiamo che essere soddisfatti dei risultati che il nuovo servizio sta mostrando – commenta l’assessore all’ambiente Laura Ermini – Il nostro obiettivo è quello di avere una città più godibile, un Comune più educato e decoroso attraverso una serie di progetti integrati che prevedono informazione, divulgazione delle buone pratiche, figure di supporto al cittadino e, in ultima battuta, individuazione di illeciti e le conseguenti azioni punitive”.
“Oltre all’uso delle fototrappole, da circa tre mesi, sono presenti sul territorio gli ispettori ambientali, persone preparate e competenti che hanno la qualifica di incaricato di pubblico servizio e si occupano, principalmente, di far rispettare il regolamento comunale per la gestione dei rifiuti, oltre alle norme nazionali in materia ambientale. I cittadini possono rivolgersi a loro per ottenere informazioni utili o chiedere supporto. Come agenti accertatori inoltre, hanno facoltà di assumere informazioni, procedere ad ispezioni di cose e di luoghi diversi dalla dimora privata, effettuare rilievi segnaletici, descrittivi e fotografici e compiere ogni altra operazione tecnica tesa ad individuare le differenti responsabilità.
I verbali redatti vengono poi inviati alla Polizia municipale che si occupa, materialmente, di irrogare le successive sanzioni. Il controllo da parte degli ispettori ambientali viene fatto non solo nei confronti di chi conferisce ma anche nei confronti del Gestore unico affinché svolga in modo corretto il servizio di igiene pubblica con riferimento al piano di servizio economico”.