Una vera e propria strage di piante. Secondo le prime stime del Corpo Forestale i crolli hanno riguardato tra i 50 e i 60 ettari di foresta. Affidati i lavori per la messa in sicurezza delle fasce di bosco limitrofe alle strade di Croce Vecchia, Saltino, Vignale e di collegamento alla Consuma, oltre alla zona del Metato.
La parte di bosco interessata dai croli degli alberi è un'area compresa tra i 50 ed i 60 ettari. Un patrimonio verde millenario che è andato completamente perduto in due soli giorni. Queste le prime stime del Corpo Forestale dello Stato che in questi giorni sta completando le rilevazioni sugli alberi abbattuti dalla bufera del 4 e 5 marzo.
“Indicativamente – spiega il responsabile del Corpo Forestale e direttore del centro di Vallombrosa, Luca Torrini – il vento ha causato danni quasi dieci volte superiori a quelli del 2013. Ma stiamo completando la mappatura in questi giorni”.
Molti sentieri nel cuore della foresta non sono stati ancora battuti, molti sono impraticabili, e le ferite della devastazione saranno lunghe da cancellare. Gli alberi abbattuti e sradicati sono stati principalmente – se non esclusivamente – abeti bianchi. In numero decisamente inferiore i pini.
Il Corpo Forestale, dopo essere stato impegnato nella pulizia delle strade nei giorni successivi all’ondata eccezionale di vento, adesso ha affidato i lavori per mettere in sicurezza e ripulire le fasce di bosco (di un raggio di circa 30 metri) limitrofe ai tratti viari più importanti: “Croce Vecchia, Saltino, Santa Caterina, Vignale, la strada di collegamento con la Consuma, e l’area del Metato che deve essere messa in sicurezza nelle prossime settimane visto che poi inizieranno le colonie estive”. Gli operai del Corpo Forestale saranno impegnati direttamente sulla strada di Pian di Melosa.
"Priorità ai tratti del Vignale e di Croce Vecchia, visto che successivamente dovranno iniziare i lavori per il rifacimento della strada come previsto dagli accordi con il Comune di Reggello e la Regione" conclude Luca Torrini. Opere già appaltate e i cui cantieri dovrebbero essere aperti ad inizio giugno, in tempo per completare gli interventi all’inizio della stagione estiva.
Intanto, con l’arrivo di maggio inizia ufficialmente anche la stagione dei funghi e il Corpo Forestale mette in guardia gli appassionati invitando a non addentrarsi nei boschi di Vallombrosa e dintorni: cartelli sono stati affissi all’interno dei bar e anche lungo le strade. La foresta è in questo momento troppo pericolosa per essere percorsa.