23, Novembre, 2024

Laterina Pergine, il Consorzio di bonifica ha finito l’intervento sull’Oreno. Il torrente tornato alla sua funzionalità

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Il Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno ha terminato gli interventi per curare la ferita inferta al torrente Oreno, nel comune di Laterina Pergine, dagli eventi meteorologici del novembre 2019 che avevano gravemente compromesso la sua stabilità a causa della profonda erosione ad una sponda: 500mila euro la spesa, risorse messe a disposizione dalla Regione Toscana, e oltre un centinaio di camion per trasportare il materiale necessario per sanare l’erosione.

Oggi è avvenuta la consegna alla collettività della sponda consolidata con l’utilizzo di tecniche e materiali naturali che hanno migliorato la sicurezza idraulica dell’area, dove sono presenti case, campi e una infrastruttura al servizio delle abitazioni.

“E’ stato un lavoro complesso dal punto di vista tecnico ed esecutivo. E’ iniziato con l’indagine geologica e geognostica dell’area e si è concluso con la messa in opera di un significativo consolidamento del corso d’acqua – spiega il Direttore Generale Francesco Lisi che illustra nel dettaglio le lavorazioni – La stabilizzazione della sponda, è partita da monte ed è stata realizzata in modo da ricondurre il corso d’acqua ad un unico alveo, protetto per uno sviluppo di 115 m da una scogliera naturale. Per comporla sono stati utilizzati grossi blocchi di travertino di dimensioni comprese tra 1 e 4 tonnellate, di forma sufficientemente squadrata per assicurare la necessaria configurazione geometrica e il necessario equilibrio. In più, per rinforzare ulteriormente la stabilità dell’alveo, niente calcestruzzo, ma ingegneria naturalistica: nelle fughe sono state inserite talee di salice comune destinate a creare, nel tempo, una vegetazione riparia capace di compattare l’argine”.

Oreno prima dell’intervento

“Il consolidamento della sponda dell’Oreno in località Fornacina, realizzato con un investimento di 500 mila euro, è una risposta concreta all’annoso problema che, per anni, ha interessato l’area con un forte impatto sulla viabilità: un problema che nuovi eventi di piena avrebbero potuto aggravare ulteriormente. Il dissesto era davvero significativo e rischiava di estendersi fino a coinvolgere anche la vicina, più importante e frequentata, strada provinciale 4 della Valdascione. Questo dissesto era stato segnalato dal Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno alla Regione Toscana che, con l’integrazione dell’ordinanza 79/2021, ha inserito questa manutenzione straordinaria tra gli interventi ritenuti necessari e urgenti, a seguito degli eventi meteorologici che, nel novembre 2019, hanno colpito la Toscana”,  commenta la Presidente Serena Stefani.

Oreno dopo l’intervento

Il risultato sull’Oreno è stato raggiunto anche grazie al contributo del proprietario che ha messo gratuitamente a disposizione dell’ente i terreni per l’allestimento del campo base di cantiere: “La società che ci ha concesso temporaneamente in uso l’area ha mostrato una grande sensibilità, dando un importante esempio: la sinergia tra pubblico e privato infatti ha consentito di portare a termine con maggiore rapidità l’operazione, con un profondo beneficio per il territorio e la collettività”, ha aggiunto la Presidente Stefani.

“Il ripristino della sponda dell’Oreno è operazione utile e attesa dal nostro comune. Il risultato ottenuto è anche visivamente ottimo. Questo dissesto negli anni ha rappresentato un disagio per l’amministrazione comunale e i cittadini, costretti a fare i conti con la chiusura della strada al traffico, ad ogni allerta meteo e con il rischio di dover trovare eventuali alternative al tracciato compromesso dall’erosione della sponda dell’Oreno. L’intervento contribuisce a mitigare sensibilmente i fattori di rischio alluvione, a restituire funzionalità al corso d’acqua e a rendere anche più bello il nostro territorio con un intervento che si integra alla perfezione nell’ambiente circostante”, dichiara il sindaco Jacopo Tassini, ringraziando il Consorzio per l’impegno profuso in questa occasione e nell’attività di manutenzione ordinaria sui corsi d’acqua, preziosa soprattutto in un momento in cui i cambiamenti climatici minacciano la sicurezza dei territori.

 

 

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