Il CdA di Publiacqua riunito per fare il bilancio di questa estate nel segno della siccità. In base alle previsioni meteo, ecco le stime per le prossime settimane: Montevarchi e Reggello fra i primi comuni a rischio, a seguire anche gli altri
Riunito in seduta straordinaria, il CdA di Publiacqua, per analizzare la situazione e decidere le strategie per affrontare questa siccitosa estate 2017. E oggi si è tenuta anche la conferenza stampa, per fare il punto sullo stato della risorsa idrica sul territorio dei 46 Comuni dove Publiacqua è gestore del Servizio Idrico Integrato, compreso gran parte del Valdarno aretino e tutto il Valdarno fiorentino.
Ad aprire la conferenza Filippo Vannoni, Presidente di Publiacqua, insieme al vice Simone Barni e ai tecnici dell’azienda che stanno lavorando sul territorio. "In virtù delle criticità e delle difficili previsioni meteo, si fa ancora una volta appello alla cittadinanza ad un uso responsabile della risorsa per soli usi idropotabili, come stabilito dalle ordinanze sindacali emesse dalle amministrazioni comunali".
L’attuale situazione climatica è, come noto, caratterizzata da scarsità di pioggia e elevate temperature: nel territorio questo si traduce in una situazione di siccità che, dal sistema di monitoraggio regionale, va dalla gradazione moderata a severa. A giugno ha piovuto fra il 50% e il 75% in meno rispetto allo stesso mese, negli anni precedenti; riduzioni fra il 25% e il 50% si erano già verificate ad aprile e maggio, con un trend dunque preoccupante sul fronte della carenza di piogge.
"A questi dati – hanno spiegato i vertici di Publiacqua – si aggiungono le previsioni che il Lamma ha presentato il 4 agosto e che non prevedono per il nostro territorio piogge significative per i mesi di agosto e settembre; e i dati sulle temperature del periodo che, ad eccezione della prima decade di maggio, negli ultimi mesi sono state superiori a quelle medie, con punte anche significative di 2 gradi medi superiori alla norma.
"Alla luce di tutto ciò sul territorio dei 46 Comuni dove il servizio idrico è gestito da Publiacqua si sta registrando una marcata riduzione delle risorse idriche i cui livelli sono quelli normalmente rilevati a metà settembre", hanno spiegato in conferenza stampa. "Per quanto riguarda le riserve, l’Invaso di Bilancino rappresenta la risorsa strategica più importante del nostro territorio, preservata da inizio 2017 con una politica di rilasci, sempre concordata con l’Autorità di Bacino, ma comunque molto conservativa che ci consente oggi di avere 54 milioni di metri cubi di acqua invasata (il massimo invaso è pari a 69 milioni di mc). Considerando che ad oggi il rilascio richiesta dall’Autorità al fine di garantire la vitalità dei fiumi Sieve e Arno è di 2 mc/s e che lo stop per l’utilizzo dell’invaso arriverà alla soglia dei 25 milioni di metri cubi, si può ragionevolmente ritenere che, alle condizioni attuali, le zone servite da Bilancino possono essere in sicurezza almeno fino a fine ottobre".
Diverso l’orizzonte per tutte quelle aree dove l’integrazione da Bilancino è minore o assente e dove la riduzione considerevole delle risorse locali sta già facendo sentire il proprio effetto. Diversa ancora quella delle piccolissime frazioni o località, staccati dai sistemi acquedottistici principali, su cui l’unica soluzione d’intervento, peraltro in gran parte già in essere, è l’integrazione con autobotte: è quello che sta succedendo in questi giorni anche in Valdarno.
Il quadro delle criticità.
Inizio criticità previsto per la prima quindicina di settembre
Montevarchi – per il capoluogo si possono verificare mancanze acqua nelle ore di maggior consumo, soprattutto nella zona alta di Pestello; per aumentare la disponibilità di risorsa è stato attivato il prelievo dal Canale Battagli e messo in marcia pompaggio da impianto Le Coste;
Reggello – per le località Donnini, Cancelli e Pietrapiana previste mancanze d’acqua; attivate integrazioni con autobotti per preservare risorsa locale e ricerca perdite straordinaria;
Castelfranco Piandiscò: per la località Pulicciano sono attese mancanze d’acqua specialmente nelle ore serali.
Inizio criticità previsto per la seconda quindicina di settembre
Loro Ciuffenna – per il capoluogo e la località San Giustino sono possibili razionamenti e autobotti per la seconda metà di settembre. Per aumentare la disponibilità di risorsa Publiacqua prevede l’attivazione a fine agosto di un prelievo straordinario dal fiume Ciuffenna e l’attivazione di un booster per la seconda località;
Terranuova Bracciolini – per la loc. La Penna si possono verificare mancanze acqua nelle ore di maggior consumo; in attivazione un booster (pompa) entro agosto;
Cavriglia – per il capoluogo, Castelnuovo dei Sabbioni e Vacchereccia si prevedono mancanze d’acqua nelle ore di maggior consumo; per aumentare la risorsa si è aumentato prelievo da Lago degli Allori, attivato booster Melograno da rete San Giovanni e messo in marcia potabilizzatore su lago degli Allori, un secondo potabilizzatore sarà attivato entro il 20 agosto;
Reggello: per capoluogo, Pian di Rona, Ciliegi e Vaggio si prevedono mancanze d’acqua; per incrementare la risorsa disponibile è stato attivato un booster a Pian di Rona che porta acqua dalla rete Figline Valdarno;
Rignano sull’Arno: per il capoluogo e Troghi si prevedono mancanze acqua per le ore di maggior consumo per riduzione della portata dei pozzi; per aumentare la risorsa attivata manutenzione straordinaria dei pozzi per il capoluogo e la messa in esercizio del pozzo Fornace per Troghi;
Castelfranco Piandiscò: per il capoluogo si attendono mancanze d’acqua soprattutto nelle ore serali a causa della riduzione della portata dal Resco e del Pozzo Ghiacciaie; attivata ricerca perdite straordinaria.
Già dalle scorse settimane sono state attivate autobotti su tutto il territorio. Sono 350 le autobotti attivate nelle ultime due settimane con la previsione di trasportare, dalla prossima settimana, 6000 mc settimanali di cui il 50% nei Comuni del Chianti. Oltre a ciò, considerata la situazione siccitosa, Publiacqua da gennaio a luglio 2017, ha attivato 18.000 interventi su reti e impianti per rendere più efficiente il sistema acquedottistico (impianti e reti) e quindi la distribuzione della risorsa. A giugno e luglio altri 6.300 interventi pari a più di 100 interventi al giorno.