23, Aprile, 2024

La sfida alla maratona di New York, il racconto di Luca: “Un’emozione unica”

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3 ore, 50 minuti e 59 secondi è stato il tempo che Luca Borsi ha impiegato per completare la sua prima (e al momento unica) maratona, quella di New York. Ecco il racconto della sua corsa intrapresa come una sfida: “Una bella pazzia”

Un’idea nata a fine gennaio 2015: partecipare per la prima volta alla maratona di New York che si corre ogni anno la prima domenica di novembre. Sei mesi di intenso allenamento con determinazione e volontà. E Luca Borsi ha vinto la sua sfida concludendola in 3 ore, 50 minuti e 59 secondi. “Un grandissimo risultato per uno come me che non si era mai messo alla prova con una maratona: il mio obiettivo prima di tutto era terminarla, poi arrivare in meno di quattro ore”.

 

“Sono uno sportivo, gioco a calcio, ma non ho mai fatto più di 10-13 km. Per fare la maratona ci vuole una preparazione seria, non si può improvvisare: la mia è iniziata il 18 maggio con due programmi di allenamento” – racconta Luca – “È impegnativo perché per sei mesi ti dedichi a quello, anche con una corretta alimentazione e soprattutto devi correre per preparare fisico e mente a uno sforzo molto dispendioso. Grazie a Luca e Riccardo per avermi accompagnato e a Lorenzo, con cui avevo lanciato la sfida della maratona, ma che non ha potuto partecipare a causa di un infortunio”.
 
L’avventura è iniziata domenica primo novembre dal Verrazano Bridge, punto di partenza della maratona che diventa l’unico evento della giornata, in grado di fermare e dirottare l’attenzione di tutta la città. “73.000 persone organizzate in quattro turni di partenze in altrettanti orari diversi, divisi per colori. Un’organizzazione incredibile, ma soprattutto un’esperienza unica ed emozionante, al punto che al traguardo la fatica passa in secondo piano. Ci sono solo i brividi per aver vissuto un’atmosfera sportiva e appassionante grazie alle persone che sono lì intorno per te senza conoscerti: difficilmente si può paragonare o trovare in Italia”.

 

Al momento questa è stata la prima e ultima maratona per Luca: “Una bella esperienza e unica, ma 42 chilometri sono tanti. Sono un tipo competitivo, quindi magari ora mi dedico al mio sport, poi tra una decina d’anni ci riprovo e intanto mi cimento in qualche corsa o mezza maratona dove posso divertirmi e anche competere, perché no”.
 
 

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