La lista civica Rignano Passione in Comune interviene sul rimpasto di giunta deciso dal sindaco Daniele Lorenzini: “Non basta cambiare assessori per accontentare le correnti di partito. E’ necessario mettere in atto politiche diverse. Serve un cambio di rotta”.
“Altro che rinnovamento. Lorenzini non deve cambiare solo gli assessori ma anche le politiche dell’amministrazione”. La lista civica Rignano Passione in Comune prende la parola e critica il rimpasto di giunta dei giorni scorsi.
“ L’assessore Bonini viene allontanato a distanza di appena un anno dall’entrata in carica, quando aveva sostituito Michele Cecchi. Di quale rinnovamento parla il Sindaco ? Il rinnovamento di un’amministrazione che ha già cambiato tre assessori, che ripete il vecchio rito di far girare le poltrone per accontentare le correnti interne al partito di maggioranza, secondo la peggiore tradizione ? Il rinnovamento dei « rimpasti » di metà consiliatura, quando si mettono in prima fila le facce nuove, per nascondere il vecchio che c’è dietro ? Il rinnovamento dei soliti vecchi « saggi » che si nascondono dietro « i tecnici », per poi offrirli come capri espiatori all’opinione pubblica e agli avversari interni ad ogni decisione dubbia che chiama in causa la Giunta?”.
“Speriamo vivamente di no – sottolinea la forza di opposizione – ma sarà a carico del Sindaco e dei nuovi assessori dimostrare che l’operazione non è solo tattica, marketing politico, pura immagine senza sostanza. Sarà a carico del Sindaco e dei nuovi assessori far si che non cambino solo le facce, le parole, i contenitori politici, le promesse, i programmi, ma anche i risultati, la qualità della politica, i benefici per i cittadini e le scelte, che vorremmo finalmente coraggiose”.
“Non vorremmo davvero che gli assessori Scipioni e Bonini fossero stati sacrificati per trovare un equilibrio di compromesso sulle scelte legate al Piano Strutturale, o per la difficile posizione dell'amministrazione nella vicenda delle responsabilità politiche nella gestione AER, che si annidano nella Giunta, nel Consiglio comunale, nella direzione locale del Pd”.
“Perché in effetti l’Amministrazione non è stata in grado di chiarire per quale motivo AER dovrebbe essere interamente responsabile della cattiva gestione del ciclo dei rifiuti a Rignano, quando è il medesimo gestore che altrove ha ottenuto brillanti risultati , stando alle cifre ufficiali. Non ha saputo dare una spiegazione agli errori che hanno condotto, negli ultimi anni, a mancare ripetutamente gli obiettivi previsti dalla legge in termini di percentuali di raccolta differenziata, motivo per cui i cittadini hanno pagato per due anni la maggiorazione sulla tassa sui rifiuti. Non ha preso atto del fatto che le carenze del sistema di gestione AER, che a Rignano costa 1,6 milioni di euro l’anno, derivano direttamente dall’indirizzo politico scelto e condiviso da assessore, sindaco e dirigenza del partito di maggioranza nel corso degli anni. Non ha preso atto del fatto che l’inerzia di alcuni e l’approssimazione delle scelte hanno danneggiato i cittadini, sprecato risorse, fatto perdere anni e anni di potenziale sviluppo”.
“Chiediamo ai nuovi assessori un cambio di rotta – puntualizza la lista civica – con scelte nuove e libere da condizionamenti sovra comunali. Rinnoviamo tuttavia ancora una volta la nostra disponibilità al dialogo e alla collaborazione, in tutti quei casi in cui vi sia la volontà di cambiare nettamente quelle politiche pubbliche rivelatesi inefficaci e perfino dannose per il territorio. Fra queste, chiediamo che siano modificati radicalmente gli indirizzi nella gestione dei rifiuti, applicando la strategia Rifiuti Zero , fino ad oggi rimasta sulla carta”.
“Chiediamo infine che si intervenga con decisione in tutte quelle situazioni bloccate da anni, nei cantieri interminabili, nei problemi eterni del territorio. Nelle lottizzazioni non complete di opere di urbanizzazione, negli allacciamenti fognari mancanti, nella messa in sicurezza di aree abitate ad elevato rischio idrogeologico come Castiglionchio e Rosano, nella tutela e promozione del territorio e delle sue qualità storiche e paesaggistiche. Caro Sindaco, come scritto anche nel suo programma, serve un cambiamento di politiche: quali sono le Sue proposte per iniziare a metterlo in pratica, nel tempo che resta?”