25, Aprile, 2024

La dura replica dell’assessore Isetto alle accuse di Grasso: “Confonde le acque solo per attirare l’attenzione”

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Una lunga nota di risposta alle accuse che, nel fronte della cultura, aveva mosso l’ex sindaco. Così l’assessore Maura Isetto: “Non permetto a Grasso di insinuare che io sia un costo per la comunità, e che il mio lavoro sia inutile”. Poi elenca i progetti portati avanti

Un botta e risposta a colpi di comunicati stampa e post sui social network, un confronto a note dure aperto dalle accuse lanciate dall'ex sindaco Fracesco Maria Grasso, oggi consigliere di opposizione a Montevarchi. E che ha ricevuto prima la replica del vicesindaco Luciano Bucci, in una conferenza stampa, e ora quello dell'assessore alla cultura Maura Isetto, tirata in causa dallo stesso Grasso. 

"Mi dispiace constatare come il consigliere di minoranza si diverta a confondere le acque, giusto per stare qualche ora sul palcoscenico dei social", esordisce Isetto. "Purtroppo non è neppure in grado di leggere gli atti che vengono pubblicati ed eventualmente collegarli in sequenza logica; ma su questo non ci posso fare nulla. Posso però replicare al post con cui mi invita, tra le altre cose, a tornare a lavorare a tempo pieno (cosa che per altro non ho mai smesso di fare) dopo aver fatto scempio della cultura e della promozione del territorio a Montevarchi". 

"Partiamo dalla cultura: se per “cultura completamente azzerata” il consigliere di minoranza si riferisce al non aver finanziato con 60mila euro progetti e attività di associazioni e da svolgere alla Ginestra, sappia che alla Ginestra abbiamo svolto lo stesso laboratori, grazie a case editrici, soggetti privati e associazioni che hanno offerto gratuitamente la loro opera. Perciò anche oggi rifarei esattamente quello che ho fatto a luglio. Ma dirò di più: nella delibera per l’affidamento dei servizi bibliotecari della Ginestra abbiamo scritto che i laboratori devono essere a cura di colui che si aggiudica il bando. Perciò da qui in avanti sarà offerto lo stesso servizio ma a un minor costo". 

"Stesso ragionamento – prosegue l'assessore – per il Museo del Cassero. Tutto quello che per anni è stato pagato come extra lo abbiamo inserito in gara e sarà svolto dal vincitore. Quindi, da oggi e per due anni, il Cassero costerà alla cittadinanza quanto offerto in sede di gara da chi ha vinto il bando. A proposito del vecchio Direttore, invece, ha assolto al suo dovere fino all’ultimo giorno senza mai lasciare la guida del Museo e la scelta di lasciare la Direzione è stata sua personale". 

Sullo Spazio Galeffi, Isetto ribadisce la volontà di mettere in vendita (per 80mila euro) un ambiente che avrebbe bisogno, invece, per poter essere utilizzato, di lavori per almeno 50mila euro. Poi la questione dell'Accademia del Poggio. "Sono ottimi i nostri rapporti con l’Accademia e la Direzione del Museo Paleontologico e faticosamente stiamo cercando di sbrogliare quella matassa intricatissima che a livello patrimoniale siete riusciti – dice rivolgendosi a Grasso – a mettere in piedi in tutti questi anni. Finalmente dopo anni il Museo è stato ceduto all'Accademia come era giusto che fosse. In questo caso con l’ex Presidente dell’Accademia abbiamo instaurato una collaborazione leale e proficua anche ora che è nelle vesti di consigliere".

Punto per punto, l'assessore Maura Isetto rimanda indietro le accuse di Grasso. E chiarisce qual è il concetto di integrazione fra cultura, promozione del territorio e attività produttive per l'amministrazione comunale: "Significa lavorare in rete, programmando iniziative tradizionali e consolidate con eventi nuovi e di qualità, possibilmente da fare una volta e mai più; significa fare di Montevarchi un vero e proprio luogo turistico; puntare su eventi significativi e far sì che le strutture ricettive siano piene grazie ad eventi di richiamo; significa dialogare anche con coloro che negli ultimi 20 anni voi non avete mai preso in considerazione. E questo, non si fa in due minuti, ma significa lavorare su presupposti culturali differenti che mettono al centro Montevarchi e i suoi cittadini. Capisco che non sia facile da seguire come discorso. Se avrà bisogno di ulteriori spiegazioni sa dove trovarmi e potrà venire di persona". 

Poi chiude, rivolta all'ex sindaco. "Mi dispiace per lei. Dico davvero. Sono molto dispiaciuta per il suo stato d’animo che le fa travisare la realtà dei fatti anche quando le attività culturali continuano nel solco tracciato da voi; mi dispiace vederla così impegnata a dispensare consigli non richiesti; mi dispiace saperla così divertito nel buttare cifre a casaccio solo per attirare l’attenzione sui social alla ricerca di quel palcoscenico perduto lo scorso giugno. Sappia però che non le permetto né ora né mai di insinuare che tra “rimborsi e indennità” io sia un costo per la comunità e che il mio lavoro sia inutile. Le ricordo che i miei due processori hanno percepito 17mila euro all’anno ciascuno. Nel 2017, a fine anno, il mio compenso sarà pari a 7.906,44 euro lordi per gestire le stesse deleghe che prima avevano in due". 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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