In una conferenza stampa il vicesindaco Luciano Bucci respinge al mittente tutte le accuse sollevate dal consigliere di opposizione Francesco Maria Grasso. “Ecco quali sono le cifre esatte, altro che tesoretto: spendiamo per pagare i debiti lasciati da chi c’era”
"Affermazioni assurde e proposte bislacche": così il vicesindaco Luciano Bucci respinge al mittente le accuse del capogruppo di opposizione Francesco Maria Grasso, che oggi era intervenuto con un duro comunicato in merito al conto consuntivo e ai lavori pubblici. "Per quanto riguarda le insinuazioni su alcuni membri della giunta, ognuno si muoverà come ritiene più opportuno", aggiunge Bucci. "Ma sui contenuti ci sono alcune cose da puntualizzare: evidentemente 14 anni nell'amministrazione di un comune non gli sono bastati per capire come funziona un bilancio".
Entrando nel merito, il vicesindaco aggiunge: "Parla di un risultato positivo di amministrazione di oltre 2 milioni e 900mila euro, a cui lui avrebbe contribuito nei primi sei mesi del 2016: dovrebbe capire che invece sono frutto del controbilanciamento dei residui, delle poste vincolate per crediti vantati dall'ente ma di dubbia esigibilità, e così via".
Ma nello specifico dell'avanzo di amministrazione 2016, Bucci spiega: "È servito a pagare la provvisoria esecutività della sentenza sulla Capannina dell'Arno, più la quota dell'energia, debiti con l'Enel che il comune aveva accumulato per oltre 150mila euro. Terza cosa, è stato pagato il credito che la giunta Grasso aveva riconosciuto alla ditta che aveva ristrutturato il Paleontologico, altri 127mila euro circa, che non avevano mai pagato. Ecco, tutti questi sono debiti ereditati che abbiamo pagato noi".
"Altro che tesoretti: durante la sua amministrazione, Grasso ha accumulato anche una causa con l'azienda CPF che vale 500mila euro, e ha messo come corrispettivo d'appalto la sede del Sit (promettendo oltretutto di tenerlo in affitto a 1500 euro al mese) che in realtà è un immobile vincolato, così la transazione è stata bloccata dalla Sovrintendenza ed è finita anche questa in causa. Noi siamo a risolvere tutti questi pasticci". E sul fronte della cultura: "L'assessore Isetto, che è chiamata in causa da Grasso, è riuscita ad affidare i servizi culturali della Ginestra risparmiando alcune decine di migliaia di euro rispetto al passato".
E sui consigli che Grasso ha lanciato per utilizzare i 300mila euro di utile, Bucci replica: "Ne abbiamo già investiti 200mila per l'accordo quadro per la manutenzione delle strade, che andiamo a chiudere. Per la cassa d'espansione del Pestello, i finanziamenti sono nella lista dei 'desiderata', e quindi non c'è nulla per ora che si rischia di perdere; ma è addirittura una barzelletta quella della Cittadella dello Sport per l'Aquila Calcio: proprio lui che ha messo in vendita l'antistadio, forse dimentica che le concessioni edilizie per la Cittadella sulla Chiantigiana sono state smarrite, come emerso quando lui era sindaco in seguito a una mia richiesta".
"L'amministrazione Chiassai – chiude Bucci, con riferimento alla questione della pista di atletica e del campo da basket – sta cercando di regimare la gestione degli impianti sportivi con procedimenti di concessione, fra cui l'ipotesi di una pista di atletica vera e propria, e di sistemare lo stadio comunale. E stiamo procedendo le fasi di trattativa privata, dopo la gara deserta, per la copertura geodetica del campo da basket".