26, Dicembre, 2024

La Conferenza dei Sindaci interviene dopo la mozione del Consiglio regionale sugli ospedali di ‘confine’

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“Ringraziamo i consiglieri regionali Lucia De Robertis, Stefano Mugnai e Valentina Vadi per l’impegno di procedere all’individuazione di nuove tipologie di presidio”

Il Consiglio regionale della Toscana ha approvato una mozione  per la riclassificazione e l'adeguamento degli ospedali cosiddetti di 'confine', quelli, cioè, che come il presidio della Gruccia sono poli di attrazione dei cittadini di due Aree vaste diverse. La Conferenza dei sindaci del Valdarno commenta.

"Siamo soddisfatti come Conferenza dei Sindaci del Valdarno aretino per la sinergia che il nostro territorio, indipendentemente dalle appartenenze politiche, sta esprimendo nel sostenere le attività dell’ospedale Santa Maria alla Gruccia. Il Consiglio regionale, anche a seguito delle sollecitazioni e proposte rappresentate dalla Conferenza dei Sindaci del Valdarno, sta rivalutando il ruolo dei plessi come il nostro che si trovano ad agire di fatto in prossimità del confine di due macroasl diverse".

"In particolare la mozione approvata dal Consiglio può rappresentare un passo verso una valorizzazione dell’ospedale del Valdarno, valutando anche il superamento dell’attuale classificazione di “presidio di base”. Ciò in considerazione del fatto che l’ospedale della Gruccia, pur non avendo per intero i requisiti per una diversa classificazione, accoglie già un numero significativo di specialità e di accessi".

La mozione, la cui prima firmataria è la vicepresidente del Consiglio Lucia De Robertis, è stata sottoscritta anche dai due consiglieri regionali del Valdarno, Valentina Vadi (Partito democratico) e da Stefano Mugnai (Forza Italia). "Ringraziamo i consiglieri regionali Lucia De Robertis, Stefano Mugnai e Valentina Vadi per l’impegno di procedere all’individuazione di nuove tipologie di presidio, in risposta alle richieste di un territorio con un potenziale crescente di bacino di utenza".

Infine: "Siamo consapevoli che la mozione rappresenti solo un primo passo e auspichiamo che, nel corso dell’elaborazione del nuovo Piano sanitario sociale integrato della Regione, la programmazione venga declinata secondo le istanze che abbiamo rappresentato".

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