26, Aprile, 2024

La “Carovana dei pacifici” arrivata a Figline e a Incisa: piccoli studenti diffondono messaggi di pace

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Sono i bambini della primaria della Massa, a Incisa: questa mattina, con gli insegnanti, hanno portato il loro messaggio di pace nel cuore di Figline, davanti al Garibali, e nella zona del Vivaio a Incisa: è un progetto nazionale che vede protagonisti i ‘pacifici’, sagome disegnate e colorate dai bambini

Lunghe catene di 'pacifici' hanno colorato Figline e Incisa, questa mattina: sono opere dei bambini della scuola primaria de “La Massa” di Incisa, scuola del Comprensivo di Rignano e Incisa. Si tratta di una iniziativa, organizzata in collaborazione con il Comune di Figline e Incisa, che ha visto la partecipazione di tutte le alunne e gli alunni del plesso. 

I 'pacifici' sono pupazzetti di carta, sagome ritagliate e colorate dai bambini stessi: sono portatori di pace, appunto. Questa mattina, dopo aver lavorato nelle scorse settimane per classi aperte e realizzato i disegni per l'iniziativa, tutti gli alunni della scuola e le insegnanti si sono recati prima a Figline, davanti al Teatro Garibaldi; e poi a Incisa, nella zona del Vivaio, per portare il loro messaggio di pace ai cittadini.

 

"Il progetto – spiegano le insegnanti della scuola della Massa – ha già coinvolto molte scuole a livello nazionale, e ha lo scopo di far diventare ciascun bambino testimone di pace e di diffondere tale messaggio al mondo adulto costruendo, portando e schierando nei luoghi pubblici i propri 'pacifici' insieme alle proprie parole. I Pacifici sono truppette formate da sagome disegnate e colorate dai bambini stessi a chiusura del loro percorso di approfondimento, che vengono fotografate e poi inviate alla rete". 

 

"Riteniamo questa esperienza significativa in termini di cittadinanza attiva e di crescita etica. La consapevolezza della rete e di tutti noi adulti e bambini è che la Pace non “scoppia”, si insedia poco per volta nelle piccole azioni quotidiane", hanno aggiunto le docenti. Il progetto-pilota è stato realizzato nel 2015 nel Comune di Soave, (qui il link alla pagina web) ed è portato avanti dalla Rete di Cooperazione Educativa Nazionale e dell'associazione "C'è speranza se accade @" nata dagli allievi di Mario Lodi e oggi seguito da Luciana Bertinato e Franco Lorenzoni. L’iniziativa è nata il primo marzo a Drizzona (Cremona), nella giornata a ricordo del Maestro Mario Lodi. In quell’occasione, Roberto Papetti, giocattolaio amico di Lodi e di Gianfranco Zavalloni, presentò delle sagome militaresche, ma con fiori al posto dell’elmo.

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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