Ad annunciarlo è stata l’associazione Sandro Pertini di San Giovanni. La collaborazione è stata resa possibile dai contatti che il Presidente Francesco Carbini ha mantenuto con il regista Giambattista Assanti
Saranno girate a San Giovanni e in Valdarno alcune scene del film "La bambina che non sapeva odiare" di Giambattista Assanti: la collaborazione è stata resa possibile grazie ai contatti del presidente dell'associazione Sandro Pertini, Francesco Carbini, con il regista. Quest'ultimo si è mostrato disponibile e ha confermato la presenza dell'associazione alla presentazione ufficiale del film al Senato della Repubblica, nel gennaio 2021, con la partecipazione straordinaria di Liliana Segre.
Il film parlerà degli orrori di Auschwitz visti dagli occhi di Lidia Maksymowicz: il progetto, difatti, nasce da un'intervista realizzata alla donna un anno fa a Cracovia dall'associazione La Memoria Viva; la storia porterà su grande schermo ciò che la signora ottantenne visse nel 1943 ad Auschwitz, dove a soli 3 anni fu prigioniera nel campo dove il dottor Mengele effettuava i suoi folli esperimenti sui bambini ebrei. La madre, costretta a partecipare ad una marcia della morte, promise e giurò alla bambina che un giorno sarebbe tornata a prenderla. Lidia sopravvisse a quell'orrore e, come tutti i prigionieri di Auschwitz, fu liberata nel gennaio del 1945 dai soldati sovietici e data in adozione ad una famiglia polacca, dove visse la sua gioventù immaginando che la madre fosse scomparsa nella marcia della morte. Ma un giorno, nel 1962, qualcuno bussò alla sua porta… Il titolo del film nasce da una frase che Lidia ripete in ogni occasione: "se dovessi vivere pensando ad odio e vendetta farei un danno a me stessa e alla mia anima, e sarei io quella malata: l'odio ucciderebbe anche me".
Saranno Eleonora Giorgi, Stefania Rocca, Massimo Dapporto, Daniela Fazzolari e Silvestro Gennaro gli interpreti principali del film: la lavorazione del film è iniziata a marzo, il primo ciack è previsto per la fine di agosto e tutto il film sarà girato in autunno fra la Polonia (a Cracovia, dove ha vissuto e vive Lidia Maksymowicz e dove c’è il campo di sterminio di Auschwitz nel quale è stata prigioniera), Carpi nel campo di Fossoli, in Canavese dove saranno ricostruite situazioni e ambienti storici e dell’epoca, a Les Combes di Introd in Valle d’Aosta (da dove partirà tutta la storia) e in Toscana tra cui alcune parti a San Giovanni e in Valdarno.
La prima mondiale del film è prevista per il 27 Gennaio 2021 a Cracovia, mentre la prima italiana è programmata a Roma il 29 Gennaio 2021 con presentazione al Senato della Repubblica a cui è stata invitata e presienzierà anche l'associazione Sandro Pertini di San Giovanni.
Fra i tanti messaggi giunti per la presentazione quello della senatrice Liliana Segre, anche lei “Ambasciatrice de La Memoria Viva” è stato: “Non sono una critica cinematografica, ho però la storia sulla pelle. L’odio è una tempesta. La nostra Europa, casa comune, nasce da quella devastazione. Se siamo qui, ora, a ripercorrere i sentieri della memoria, percorso imperfetto di ricucitura civile, è per dire, ancora una volta: mai più! Non dobbiamo mai perdere di vista il significato della parola Libertà, il bene pubblico più prezioso. La Costituzione repubblicana ci ha consentito di entrare nell’età dei diritti, senza condizioni. Quella Carta straordinaria ha abbattuto il pregiudizio rendendoci tutti uguali davanti alla legge senza distinzione di… Una condizione straordinaria ma terribilmente fragile. La democrazia che è il privilegio degli uomini e donne libere ha bisogno di un buon grado di manutenzione, a questo serve la memoria, a questo serve il buon cinema. Se poi qualcuno avesse ancora voglia di nutrire sentimenti d’ odio sappiate che chi odia sta dalla parte sbagliata della storia.”