Dal 5 novembre saranno protagoniste dell’esposizione “Montevarchi – L’alluvione del 3-4 novembre 1966”, al Chiostro di Cennano. Valdarnopost ve ne mostra alcune in anteprima, realizzate nel 1966 da Gastone Rotesi e Leonello Picchioni. Immagini che raccontano la devastazione di quei giorni
Sono le immagini che, meglio di ogni parola, riescono ancora a raccontare l'alluvione del 1966 a Montevarchi. Quelle che Valdarnopost vi mostra in anteprima faranno parte della Mostra Fotografica “Montevarchi – L’alluvione del 3 e 4 Novembre 1966” che sarà inaugurata, in occasione del 50° anniversario dell’evento, sabato 5 novembre alle ore 18 al Chiostro di Cennano, in seguito all'evento organizzato dall’Accademia Valdarnese del Poggio “Cambiamenti climatici e gestione del territorio” che avrà inizio alle 15,30.
La mostra, curata da Massimo Anselmi e da Enzo Righeschi (che ringraziamo per averci messo a disposizione alcuni di questi scatti) ripercorrerà con un'ottantina di fotografie, corredate da pagine di giornale e documenti vari, quei drammatici giorni in cui Montevarchi e Levane furono messe a dura prova dalla esondazione dei torrenti Dogana, Giglio, Ambra e Caposelvi.
1996, 3 Novembre: Alluvione a Montevarchi – Ph. Gastone Rotesi – Arch. Comune Montevarchi
Alcune delle fotografie furono scattate da Gastone Rotesi, e ora fanno parte dell’Archivio Fotografico del Comune di Montevarchi; altre, invece, da Leonello Picchioni, socio dell’Associazione Fotoamatori F. Mochi, e oggi fanno parte dell'archivio digitale curato da Anselmi. In passato sono state utilizzate anche per il libro “1966 – L’alluvione a Montevarchi” pubblicato dall’Archivio Fotografico Fratelli Rotesi e da Fulvio Bernacchioni.
1966, 4 Novembre – Ponte Giglio – Torrente in piena – Ph Leonello Picchioni Arch. Massimo Anselmi
Furono appunto il Giglio, il Dogana, l'Ambra e gli altri corsi d'acqua minori a inondare Levane e Montevarchi. Le cronache di allora raccontano di strade impraticabili, negozi andati distrutti, fabbriche e magazzini inondati da acqua e fango, tra cui i cappellifici e i pelifici che erano una eccellenza montevarchina e levanese.
1996 3 Novembre Fabbrica di levane devarstata dall'Ambra Ph. Gastone Rotesi – Arch. Comune Montevarchi
Si stima che i danni si attestarono sopra ai due miliardi e mezzo di lire. Oltre un miliardo, secondo quanto riportava La Nazione di allora, soltanto per opere pubbliche: argini rotti, strade devastate, ponti crollati. Il resto furono invece i danni accumulati dai privati: abitaizoni e aziende.
1996, 4 Novembre – camion sprofondato sul ponte del Torrente Gigio in Viale Diaz – Ph. Gastone Rotesi – Arch. Comune Montevarchi