08, Luglio, 2024

Ipotesi impianto di Levanella, Chiassai: “Non esiste ancora nessun progetto, dall’opposizione solo propaganda”

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Il sindaco interviene di nuovo sulla questione dell’impianto di trattamento liquami, dopo le accuse mosse dai coordinamenti cittadini di Avanti Montevarchi e Siamo Montevarchi. “Pubblicano estratti di un documento redatto da parte privata, che non prova assolutamente nulla: non c’è alcun sostegno del comune al progetto, che peraltro ancora non esiste”

"Non esiste ancora alcun progetto concreto, e quindi il comune non ha mai espresso pareri in merito all'ipotesi di un impianto di smaltimento liquami a Levanella". Così Silvia Chiassai Martini, sindaco di Montevarchi, torna ad intervenire sull'argomento, dopo le accuse mosse dai coordinamenti di Avanti Montevarchi e di Siamo Montevarchi, che in una nota chiedevano al sindaco di chiarire su alcuni passaggi contenuti in un documento inviato alla Regione Toscana dal soggetto proponente, l'azienda che vorrebbe realizzare l'impianto. 

"Mi sono già espressa ampiamente su un tema che sta tenendo banco anche perché le elezioni amministrative del prossimo anno si avvicinano, e la sinistra sta mettendo in campo strategie per riprendersi il comune, evidentemente. Ma quando si arriva a dichiarare delle falsità, con informazioni non corrette, è necessario che intervenga di nuovo", attacca Chiassai. "Ho visto che oggi è stato pubblicato un estratto di un documento di 24 pagine, redatto da uno studio di parte per conto dell'azienda che vorrebbe realizzare l'impianto di trattamento liquidi e fanghi, nel quale in maniera non corretta viene riportato il logo del comune di Montevarchi, che invece non c'entra niente". 

"Se però si va a leggere per intero quel documento, invece che riportarne solo una parte – aggiunge il sindaco – emerge quello che ho sempre dichiarato: che il Consiglio comunale del 2012, nell'Amministrazione precedente, ha permesso la realizzazione nella zona di Levanella di una discarica di cassonetti autorizzando Csa. Quindi chi non ha portato rispetto ai cittadini, casomai, è da ricercare nell'Amministrazione precedente, che ha trasformato quell'area in una discarica per cassonetti da tutto il Valdarno". 

"Sempre in quel documento – prosegue Chiassai Martini – si legge che è il vecchio piano regolatore urbanistico a prevedere la possibilità di utilizzare quell'area, ma che è necessario acquistare volumi di capacità edificatoria, altrimenti non è possibile costruire niente in quell'area. Ed è quello che i nostri uffici hanno correttamente evidenziato".

Infine, il punto chiave, quell'ipotetico sostegno di Palazzo Varchi al progetto, su cui la prima cittadina è netta: "Il tecnico che ha redatto il documento in questione fa una dichiarazione parlando di 'sostegno dell'Amministrazione comunale a questo progetto': si tratta di una sua dichiarazione unilaterale, non esiste nessun atto in cui il comune abbia dato un parere favorevole al progetto, anche perché in realtà un progetto ancora non esiste. Servono ancora tutti i pareri favorevoli degli enti preposti, prima che l'azienda possa presentare un progetto al comune. E ancora non ci sono. Per ora, insomma, è solo propaganda politica".  

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