24, Novembre, 2024

Investì con la bici un bambino sulle strisce a Levane, riconosciuto dopo sei mesi da un agente di Polizia municipale ammette: “Sono stato io”

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L’incidente avvenne l’11 febbraio all’uscita da scuola. L’uomo, in bicicletta, superò l’auto dei vigili urbani di Montevarchi e travolse una mamma con il bambino sulle strisce. Si fermò per i soccorsi, ma poi fuggì a piedi. Ad agosto è stato riconosciuto da un agente che allora era in servizio: scattata la denuncia alla Procura

Era l'11 febbraio scorso quando un bambino che attraversava la strada sulle strisce, a Levane, insieme alla madre, fu investito da una bicicletta che lo fece cadere a terra e perdere conoscenza. Immediato il trasporto in elicottero all'ospedale Meyer di Firenze, dove poi fu curato da ferite che, fortunatamente, si rivelarono meno gravi di quanto sembrava in un primo momento. 



La bicicletta aveva superato un'auto dei vigili urbani, prima di colpire il bambino e la sua mamma, entrambi indiani. Il ragazzo a bordo della bici, originario del Bangladesh, si fermò, in un primo momento, per prestare i soccorsi: poi, però, nei minuti immediatamente successivi, scappò a piedi, abbandonando la bicicletta sul posto, nonostante il tentativo degli agenti di Polizia municipale di fermarlo. 



Sei mesi dopo, ad agosto, uno degli agenti in servizio quel giorno l'ha riconosciuto a Montevarchi. Ha avvisato il comandante, l'ha identificato ufficialmente e quindi l'uomo è stato chiamato in caserma. Pochi minuti sono bastati perché ammettesse di essere lui l'investitore: "Sono fuggito perché ho avuto paura", ha detto agli agenti. 



Immediata la denuncia a suo carico, la Polizia municipale ha quindi chiuso il caso con la trasmissione di tutti gli atti alla Procura della Repubblica di Arezzo. 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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