E’ stata intitolata ad Omero Bronzi la sede di via Sauro a Terranuova della Camera del lavoro. Prima si è tenuto il ricordo nella sala del consiglio poi la cerimonia ufficiale.
Per ricordare la figura di Omero, classe 1930, nato a Terranuova, iscritto al sindacato dal 1946, prima militante nella federazione di categoria e poi nel sindacato pensionati, nello Spi, hanno preso parte oltre al Sindaco Sergio Chienni, il segretario provinciale Cgil Alessandro Tracchi, Paolo Mugnai della Cgil di Terranuova, il segretario provinciale Spi Cgil, Giancarlo Gambineri, il Consigliere regionale, Vincenzo Ceccarelli e molti rappresentanti delle istituzioni e del sindacato.
“L’incontro di oggi è una parziale restituzione della nostra comunità a Omero – ha detto il Sindaco – non avendo potuto tributare un giusto saluto quando ci ha lasciato, a causa delle restrizioni imposte dalla pandemia. In Via Nazario Sauro – ricorda – c’era “un posto di blocco” a cui non si sfuggiva mai, quello di Omero di fronte alla camera del lavoro, pronto ad informarsi, sostenere e a pungolare sulle cose da fare. I luoghi ricordano le persone e la Camera del lavoro di Terranuova è Omero. Mi manca quel posto di blocco – ha concluso il Sindaco – mi manca il senso di appartenenza che Omero aveva rispetto alle cose per cui aveva passione”.
“Sono cresciuto con lo zio Omero – ha detto Alessandro Tracchi, segretario provinciale Cgil – e con lui è cresciuta la passione per la politica. Per me scindere i due aspetti che mi legano a lui, quello familiare e quello di condivisione dell’agire sociale, è un’operazione difficile. Omero è stato un protagonista politico e sindacale, militante e antifascista, amato per la sua capacità d’ascolto. Ricordo i nostri momenti di confronto, come elemento di approfondimento, con la volontà di contaminarsi. Omero – ha aggiunto – è stato portatore di un’idea di possibilità, sempre mosso dallo spirito e dalla volontà di ricercare una soluzione ai problemi”.
“Un uomo buono che senza risparmiarsi mai si offriva in aiuto ai più deboli – così lo ricorda Paolo Mugnai, della Cgil di Terranuova – Chiunque si presentasse alla Camera del lavoro e avesse bisogno di sostegno lui c’era. Un uomo fermo nei principi – ha aggiunto – integro nei valori, che ha saputo incarnare il senso di un sindacato al servizio della comunità”.
“L’intitolazione della sede della Cgil di Terranuova – ha detto il segretario provinciale Spi Cgil, Giancarlo Gambineri – è il giusto riconoscimento al ricordo di un uomo che deve essere ricordato anche dalle generazioni future, quelle che non hanno avuto la fortuna di conoscerlo. Omero era rigoroso, autentico, come tutti i grandi rappresentanti del sindacato che, con spirito di appartenenza, hanno avvicinato i lavoratori ad una casa comune, capace di dare risposte e aiuto a chi ne avesse bisogno”.
“Apporre una targa sulla porta del sindacato che riporti il nome di Omero Bronzi – ha detto il Consigliere regionale, Vincenzo Ceccarelli – non è solo un’operazione simbolica ma serve a fissare nel tempo, lanciando nel futuro, un esempio. Gli esempi sono contagiosi e danno credibilità alle persone, ricordare Omero – intitolando a lui la camera del lavoro – è un modo per mantenere vivo quell’esempio, affinchè sia da stimolo a incarnare valori democratici e di solidarietà. Complimenti alla Cgil per aver assunto questa scelta”.
I figli di Omero Bronzi, Mauro e Tiziana, hanno ringraziato visibilmente emozionati per la copiosa partecipazione all’iniziativa. “Stamani – ha detto Mauro Bronzi – ognuno di voi rappresenta una pagina della storia di mio padre. Grazie perché nei ricordi e nelle parole risuona il suo modo di essere. Sono certo che se fosse qui stamani direbbe che non si merita tutto questo affetto, ma la vostra presenza attesta che è una persona circondata da tanto affetto”.