Critiche dai socialisti alla gestione delle priorità infrastrutturali di Figline: “Invece della pista ciclabile, si doveva pensare alla terza rotatoria su via Roma e soprattutto al terzo lotto della Variantina: che fine ha fatto?”
Una Variantina che manca all'appello, e una pista ciclabile che ora complica le cose: secondo il Coordinamento socialista del Valdarno fiorentino, i problemi di infrastrutture e mobilità di Figline sono racchiusi in questi due 'nodi' cruciali. Insieme alla necessità di eliminare l'ultimo semaforo su via Roma.
"Per completare il miglioramento della viabilità figlinese, dopo la realizzazione delle rotonde alla Coop e al Torricelli, era necessario realizzare la terza rotonda, in questo caso allungata, all’incrocio della Stazione in modo di rimuovere anche l’ultimo semaforo che rimane a Figline – scrive il Coordinamento – si è preferito, invece, dare avvio ai lavori della pista ciclabile su via Roma che, per l’ovvia ragione di favorire la fluidità del traffico urbano, dovevano, invece, essere realizzati contestualmente al terzo lotto della Variantina".
E quella Variantina è al centro delle critiche: "Il Premier, nel 2008 in veste di Presidente della Provincia, assicurò che sarebbe stata realizzata al massimo in due anni. Fare la pista ciclabile senza la Variantina determina un ulteriore congestionamento del traffico, soprattutto negli orari di lavoro, anche di 25-30 minuti ogni giorno, e ciò è dovuto alla pista ciclabile che riduce la grandezza della sede stradale".
"Ma cosa è successo al terzo lotto della Variantina, dopo che erano stati chiusi gli accordi con i privati, reperiti i finanziamenti, determinando tutte le condizione per indire la gara di appalto? E’ successo che l’Area Metropolitana Fiorentina, si è inventata (dandola a bere… e il Comune c’è cascato!) che per propri problemi sul patto di stabilità, trattandosi di circa 2 milioni di euro di lavori, avrebbe dovuto restituire la gestione della gara di appalto al Comune. E così sulla Variantina non si hanno più notizie!".
"Sappiamo solo che ora – conclude il Coordinamento di Area socialista – i residui passivi da smaltire sono passati dai precedenti 27 a 27+2 e che per un paio di anni, ben che vada, attraversare via Roma nelle ore di punta, sarà una vera e propria perdita di tempo per i lavoratori e i cittadini".