Hanno spaccato lucchetti e catene per portarsi via le bici lasciate dai pendolari alla stazione ferroviaria. Nessuno ha visto nulla, e le telecamere di videosorveglianza puntano in un’altra direzione. “Siamo frustrati”, commentano le vittime dei furti
Non sono bastati nemmeno lucchetti e catene doppie, per evitare l'ennesimo furto di biciclette, oggi a Montevarchi. Avvenuto in pieno giorno, alla stazione ferroviaria, in mezzo alla gente e nonostante l'occhio elettronico delle videocamere di sorveglianza, che però puntano altrove.
L'amara sorpresa l'hanno avuta, al rientro serale, i pendolari che sono scesi dal treno e non hanno trovato le proprie bici ad aspettarli, dove le avevano lasciate al mattino. A terra catene e lucchetti rotti, il segno evidente del furto. Nessuno, però, in piazza Donatori di Sangue, davanti alla stazione ferroviaria, ha visto o sentito nulla, nonostante la zona sia piuttosto frequentata.
"Stasera noi poveri pendolari al rientro, oltre ai disagi di questa condizione, ci siamo dovuti anche sorbire il danno e la frustrazione del furto subito", commenta una pendolare. "Ma è possibile che il comune, vista la mole di furti, non sia capace di fare seria prevenzione con le videocamere? Quelle presenti guardano il parcheggio dei posti riservati, notoriamente vuoto. Possibile che un comune di ridotte dimensioni come Montevarchi abbia un tasso di delinquenza abituale degno di una città? Il senso di impunità di questi balordi associato alla strafottenza delle autorità è davvero triste".