È stato inaugurato questa mattina il rinnovato ponte di Pian dell’Isola, dopo tre anni di lavori che hanno comportato un investimento totale di circa 4 milioni e 600mila euro. L’opera, finanziata dalla Regione Toscana, rappresenta il lotto n.4 dei lavori collegati alla realizzazione delle Casse di espansione di Figline, di fatto un’opera idraulica per la messa in sicurezza dell’Arno: il ponte infatti è stato rialzato, di circa 4 metri e mezzo rispetto alla sua precedente altezza, per permettere un miglior deflusso delle acque. Stamani il taglio del nastro è stato seguito dalla rimozione degli ultimi new jersey e dei semafori, con la riapertura completa al traffico.
Realizzato negli anni ‘80 dall’amministrazione provinciale di Firenze, il ponte di Pian dell’Isola è costituito da una struttura in cemento armato, con fondazioni profonde su pali con pile e spalle in cemento armato, mentre l’attraversamento è costituito da tre campate di luce netta di circa 32 metri. E il cantiere, che si era aperto a luglio 2022, ha richiesto tre anni di lavori proprio per la particolarità di questo intervento: poiché era necessario non chiudere mai l’opera al traffico, ma garantirne sempre la percorribilità, il ponte è stato tagliato e alzato per fasi successive, di circa 1 metro e mezzo alla volta, prima su una corsia di marcia poi nell’altra. Per questo è stato mantenuto il senso unico alternato con semaforo per tutti i tre anni di durata dei lavori.
Dal punto di vista della sicurezza idraulica, si è fatto in modo che la struttura avesse un franco di sicurezza sopra il livello della portata associata al tempo di ritorno di 200 anni. Le sottostrutture, pile e spalle, sono state rinforzate. Dal punto di vista della funzionalità stradale si è lavorato per ottenere una più ampia sezione stradale con a fianco due piste ciclopedonali, che faranno parte del futuro progetto della ciclovia dell’Arno. Dal punto di vista della sicurezza strutturale e sismica, infine, è stato effettuato un adeguamento strutturale alla normativa tecnica per le costruzioni ed è stato allargato l’impalcato.
Presente al taglio del nastro il presidente della Regione Eugenio Giani, insieme all’assessora all’ambiente Monia Monni, i tecnici e progettisti, i sindaci dei tre comuni del Valdarno fiorentino: Figline e Incisa, Reggello, Rignano.
Ha detto il presidente Giani: “Abbiamo investito qui oltre 4 milioni di euro per un ponte importantissimo che assicura la portata duecentennale dell’Arno, permettendo di transitare a più di 2mila metri cubi d’acqua al secondo. Si è alzato il ponte di quattro metri, ed è particolarmente significativo. Questo è un ponte storico, che negli anni ’80 permise di fluidificare i collegamenti tra il casello e le zone del Valdarno fiorentino. Con questo intervento, di cui siamo orgogliosi, continua così non solo la fluidificazione del traffico, ma anche la sicurezza idrogeologica del territorio”.
Ha aggiunto l’assessora Monni: “Il ponte aveva una sezione insufficiente a far transitare la piena duecentennale. Con i lavori che stiamo facendo sulle casse di espansione, questo avrebbe rappresentato un’ostruzione a valle. Ora è stato rialzato ed è un’opera che costituisce una risposta fondamentale dal punto di vista idraulico. Per quanto riguarda il Valdarno, stiamo finendo alcune casse di espansione e siamo in conclusione delle procedure autorizzative per l’adeguamento della diga di Levane, altra opera idraulica importante”.
L’ingegner Vannini, che ha progettato l’opera: “Il lavoro nasce per adeguare il ponte alle nuove esigenze strutturali e funzionali idrauliche. C’erano tre opzioni: demolirlo e ricostruirlo altrove; demolirlo e ricostruirlo in questo stesso punto; oppure adeguare quello esistente. La valutazione costi benefici ci ha spinto verso quest’ultima opzione, che però ha avuto la difficoltà di dover eseguire i lavori mantenendo sempre la viabilità stradale, senza mai poter chiudere al traffico al ponte. Sono stati necessari tre anni di lavori, e il ponte è stato è stato rialzato di circa 4 metri e mezzo per consentire il deflusso di piena duecentennale. Il ponte è stato tagliato longitudinalmente in due parti, e alzato una metà per volta con un dislivello di circa un metro e mezzo. Inoltre è stato adeguato strutturalmente alle nuove norme”.