19, Novembre, 2024

Inaugurata Variante a Via Grevigiana. Barducci e Mugnai: “Molti ritardi, adesso accelerare su Sr 69 e Variantina”

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Dopo tanta attesa è stata finalmente inaugurata la Variante a Via Grevigiana, nella zona di San Biagio a Figline. L’opera doveva essere completata a giugno 2012. Oggi dopo anni di attesa l’inaugurazione. Il presidente della Provincia, Andrea Barducci: “Contenti di aver portato a compimento l’opera nonostante le difficoltà”. E insieme al sindaco Giulia Mugnai annuncia: “Enti impegnati sulla Variante alla Sr 69 e sulla Variantina”.

Dopo tanta attesa è stata finalmente inaugurata la Variante a Via Grevigiana, proprio sopra San Biagio. L'opera infatti doveva essere conclusa, già con numerosi ritardi, a giugno 2012. Adesso, i mezzi che provengono dalla Sr 69 e dal casello autostradale Incisa-Reggello non saranno più costretti ad attraversare il centro abitato di Figline per raggiungere il Chianti e anche la zona turistica di Figline, nota per ospitare il più grande campeggio italiano dell’entroterra ed anche la villa della rockstar internazionale Sting.
 
Da stamani è in funzione il nuovo collegamento stradale che unisce in entrambi i sensi la strada provinciale n. 56 detta del “del Brollo e Poggio alla Croce” con la strada provinciale n.16 “Chianti Valdarno”.  Alla cerimonia per il taglio del nastro sono intervenuti questa mattina Andrea Barducci, presidente della Provincia di Firenze, Tiziano Lepri, vicepresidente e assessore al Bilancio, e la sindaca di Figline e Incisa Giulia Mugnai.
 
 L’opera ha una lunghezza totale di 1300 metri: la sede stradale è larga 9,50 ml ed è composta da due corsie di 3.50 ml, più le banchine bitumate di 1.25 metri lineari.  L’importo complessivo dell’opera ammonta a 2.422.734 euro ed è stata interamente finanziata dalla Provincia di Firenze.
 
“Abbiamo portato a termine un grosso impegno tra mille difficoltà – ha ricordato il presidente Barducci –  tra le tante complicazioni che abbiamo dovuto superare vi è stato anche il fallimento della ditta appaltatrice che ci ha costretto ad avviare la complessa procedura per la risoluzione contrattuale e l’affidamento dei lavori a una nuova ditta. Come se non bastasse abbiamo dovuto affrontare anche le questioni legate al ritrovamento durante gli scavi di reperti archeologici risalenti all’epoca protostorica”. Poi un accenno anche alle altre grandi incompiute di Figline e Incisa, ma anche del Valdarno: “Per la variantina stiamo concludendo la fase espropriativa e contiamo in breve tempo di poter dare avvio al terzo lotto. Siamo impegnati anche sulla Variante alla Sr 69, e in questo caso attendiamo chiarezza sulle competenze della futura città metropolitana”.
 
La soluzione progettuale adottata per la costruzione della nuova strada di collegamento ha dovuto tener conto delle difficoltà orografiche causate dalla presenza di notevoli dislivelli, di due torrenti che era necessario attraversare proprio in corrispondenza delle intersezioni con le due strade provinciali collegate ed infine dalla presenza di numerosi servizi interferenti, quali linee elettriche ad alta tensione e metanodotti. Per il superamento di queste criticità sono state realizzate due opere di attraversamento dei torrenti Gagliana e Borro delle Granchie, mentre, al fine di ridurre le interferenze con le linee elettriche di alta tensione, è stato realizzato, tramite un accordo con Enel, un apposito cavidotto sotto il tracciato stradale per l’interramento della linea che raggiunge il complesso industriale situato a sud di Figline. Il progetto ha ricevuto tutti i necessari pareri da parte degli Enti competenti e l’opera è stata eseguita nel rispetto delle prescrizioni impartite in Conferenza dei Servizi.
 
 “Siamo riusciti a trovare i soldi per concludere questa opera importante – ha aggiunto il vicepresidente e assessore al bilancio Tiziano Lepri – nonostante l’ormai noto ‘svuotamento’ delle casse provinciali da parte dei governi che si sono succeduti negli ultimi anni”.
 
“Con il  collegamento tra le due strade provinciali – ha spiegato infine il sindaco Giulia Mugnai che ha puntato il dito sulle difficoltà anche burocratiche italiane per i lavori pubblici e gli appalti –  si ottengono due risultati principali: lo snellimento del traffico in un punto nevralgico del nostro paese e la riduzione dell’inquinamento atmosferico a cui era soggetta la popolazione residente nel tratto urbano che fino ad oggi veniva utilizzato anche da mezzi pesanti per raggiungere il Chianti. Siamo quindi molto soddisfatti della fine dei lavori, pur consapevoli che insieme alla Provincia abbiamo davanti un’altra ‘sfida’ che viene da molto lontano, cioè la conclusione di quella ‘variantina’ che ci consentirà di ripensare la viabilità urbana della nostra città dal ponte sull’Arno fino alla Massa”. 

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