Code ai Caaf del Valdarno per districarsi nella giungla delle imposte locali. Rompicapo scadenze: insieme all’Imu (ma non sulle prime case) arrivano la Tari (cioè la vecchia Tares) e la Tasi. E quest’ultima si paga entro il 16 giugno solo in metà Valdarno, nei comuni che hanno deliberato in tempo
Una giungla di tassazioni, scadenze, percentuali e quote da pagare. Con l'avvicinarsi di metà giugno si allungano le code ai Caaf, i Centri di assistenza fiscale, perché tanti valdarnesi chiedono aiuto per districarsi tra le novità introdotte dal legislatore nazionale e le delibere di ogni comune. Proviamo quindi a fare un po' di ordine.
Tre le scadenze in arrivo: Imu, Tari e Tasi.
Imu
Entro il 16 giugno si paga la prima rata Imu. Le tariffe sono invariate rispetto allo scorso anno in tutto il Valdarno, fatta eccezione per San Giovanni che ha deliberato alcune, seppur lievi, modifiche. Attenzione: l'Imu non è dovuta sulle prime case e pertinenze. Non si dovrà pagare nemmeno la cosiddetta mini-Imu sulle prime case, come avvenuto lo scorso anno: si trattava infatti di un aggiustamento in corsa, concesso ai comuni che avevano scelto di applicare aliquote superiori al 4 per mille.
Tari
È la tassa sui rifiuti, la vecchia Tarsu o Tares. Anche in questo caso, nessuna modifica sostanziale rispetto allo scorso anno. Aliquote e scadenze cambiano da comune a comune, ad ogni modo i contribuenti riceveranno a casa il bollettino per il pagamento (sia in una unica soluzione, sia a rate): bollettini già recapitati, ad esempio, a San Giovanni. A Figline e Incisa stanno arrivando, e la scadenza è il 20 giugno. A Reggello arriveranno a luglio: la scadenza è il 31.
Tasi
La vera novità del 2014 è la Tassa sui Servizi indivisibili. Si divide in due rate, pari al 50% ciascuna: la prima rata dovrà essere pagata entro il 16 giugno solo nei comuni che hanno deliberato le aliquote in tempo. In Valdarno sono: Reggello, Figline e Incisa, Bucine, San Giovanni, Loro, Laterina, Pergine, Terranuova, Rignano.
Slitta invece al 16 ottobre il pagamento della prima rata nei comuni che non hanno approvato in tempo le aliquote, e cioè: Cavriglia, Castelfranco Piandiscò, Montevarchi.
Per tutti, la seconda rata dovrà essere pagata entro il 16 dicembre.
La Tasi introduce però anche un'altra novità: non è dovuta solo dai proprietari di immobili, ma anche dagli inquilini in affitto. In che quota? Dipende da comune a comune. Ad esempio, a San Giovanni e Bucine l'affittuario paga il 10% e il proprietario il 90%; a Terranuova il 15% all'inquilino e l'85% al proprietario; a Loro la divisione è 20% e 80%.
Attenzione: per la Tasi, così come per l'Imu, non arrivano a casa i bollettini. A disposizione dei cittadini c'è un calcolatore on line, che si deve riempire però facendo riferimento alle rendite catastali dell'abitazione. Una informazione che i proprietari possono richiedere all'Agenzia delle Entrate, anche on line, e mettere eventualmente a disposizione anche dell'affittuario.
Il caos tributi dovrebbe essere solo passeggero: la coesistenza di Imu, Tari e Tasi è destinata ad essere soppiantata dall'introduzione del tributo unico, la Iuc. Probabilmente già dal prossimo anno, anche se è presto per dirlo.
Si ringrazia per la consulenza il Caaf di Cna Valdarno.