27, Aprile, 2024

Imu, Tari, Tasi: Natale di tasse per le imprese. Le Categorie economiche del Valdarno lanciano l’allarme: “Le imposte locali sono un fardello pesantissimo”

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Cna, Confartigianato, Confindustria, Confapi, Confcommercio, e Confesercenti avanzano la loro richiesta: abbassamento della pressione fiscale per facilitare la ripresa economica. “Eppure qui si registrano solo aumenti”, sottolineano. Aperto un tavolo di confronto permanente con la Conferenza dei Sindaci

"La scadenza del pagamento dell'Imu segna un Natale pesantissimo, per le aziende valdarnesi. Perché la pressione fiscale è stata fra le più alte degli ultimi anni: e questo non aiuta la crescita. Anzi: spesso è un fardello così pesante da costituire un freno". Le Categorie economiche del Valdarno lanciano l'allarme: la chiusura dell'anno porta con sé le conseguenze di una imposizione troppo pesante, per le imprese. 

Sul banco degli imputati non c'è solo l'Imu. Anche Tasi e Tari, i due tributi su servizi indivisibili e rifiuti, dai quali ci si aspettava forse qualcosa di più. E invece, le nuove tasse sono state, quasi ovunque, più pesanti dell'anno precedente: "Nel 2014 si è aggiunta una nuova imposta, la Tasi, che negli anni passati era parte della tassa sui rifiuti: teoricamente scorporandola si sarebbe dovuta abbassare quest’ultima, ma questo non è avvenuto". 

Il Comitato delle categorie economiche del Valdarno, composto da CNA, Confartigianato, Confindustria, Confapi, Confcommercio, Confesercenti, presenta i numeri: "La Tari 2014, fa registrare addirittura per le diverse categorie delle Utenze non domestiche, ovvero per le attività economiche, incrementi medi tra l’1% ed il 4%, solo con l’eccezione di alcuni comuni come Terranuova, Montevarchi e Laterina che hanno lasciate invariate la aliquote rispetto al 2013". 

Insomma, la Tasi si è sommata ad una Tari che, invece di diminuire, è aumentata. E questo nonostante il nuovo gestore unico dell'Ato Toscana Sud, che per la legge dei grandi numeri avrebbe dovuto portare qualche risparmio nella gestione del ciclo dei rifiuti. E invece no: "La nuova gestione della raccolta e smaltimento affidata a SEI Toscana prevede, come da contratto firmato nel dicembre 2013, un aumento del Costo del Servizio per il 2014 da 98 a 104 milioni di euro, e quindi un incremento dei costi per i comuni di circa il 6%. Ancora questo aumento non è stato applicato poiché i Comuni, anche quelli del Valdarno, si sono opposti, ma il dubbio che alla fine questi aumenti ricadano sulle imprese e sui cittadini è più che legittimo". 

"Le nuove gestioni – commenta Emiliano Taranghelli, portavoce del Comitato – dovrebbero essere scelte in considerazione di una diminuzione dei costi e non di continui aumenti; non è più giustificabile intraprendere scelte come questa che poi si ripercuotono in aumenti a pioggia sulle imprese. Ormai le imposte locali sono diventate un pesante fardello che le imprese commerciali e manifatturiere si devono portare dietro a scapito della loro competitività e vista la situazione economica, questi aumenti non sono più sostenibili".

Da qui l'appello delle categorie economiche ai comuni valdarnesi. "Le Amministrazioni locali dovrebbero sempre ricordare che le politiche fiscali sono politiche industriali: pesano sulla competitività e sull’internazionalizzazione delle imprese, oltre che sull’attrattività del territorio, nodi essenziali per imboccare una ripresa consistente e duratura. A questo si aggiunge la forte incertezza su questa imposizione, che cambia continuamente senza neanche permettere una programmazione certa dei costi".

"È necessario un sistema più giusto, più chiaro e più semplice, che passa dalla semplificazione degli adempimenti e dei rapporti fra imprese e amministrazione. Anche su questo il Comitato delle Categorie economiche del Valdarno sta lavorando, attraverso la creazione di un tavolo di approfondimento permanente fra sistema delle imprese e la Conferenza dei Sindaci: una sede in cui confrontarsi e condividere modalità di applicazione delle normative, con particolare riferimento a quelle di maggiore impatto sulle imprese". 
 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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