25, Novembre, 2024

Il Veliero: “Riteniamo grave si sia arrivati alla sua chiusura ed auspichiamo che le Istituzioni cittadine possano far qualcosa”

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La storia raccontata da Massimo Aliverti, Presidente Associazione Valdarnese Genitori Ragazzi Handicappati, è quella di un’Associazione che da molti anni si occupa con “Il Veliero” di ragazzi “speciali” e che adesso vede quegli stessi ragazzi in “pericolo”. La chiusura della struttura in via del Pruneto a San Giovanni, il 27 maggio, infatti, ha creato non pochi problemi di ambientazione e di vita a ognuno di loro e per questo viene rivolto un appello alle Istituzioni affinchè possano risolvere la situazione.

“Nel 1972 fu istituito un comitato zonale di genitori di ragazzi portatori di handicap con il proposito di sensibilizzare i comuni, i cittadini, le istituzioni per proporre loro dei programmi d’intervento riabilitativo e psicomotorio. Nel 1983 il comitato ritenne necessario di costituirsi in associazione autonoma denominata “Associazione Valdarnese Genitori Ragazzi Handicappati” con sede in San Giovanni Valdarno con Atto Costitutivo e Statuto e organizzò dei laboratori di sperimentazione artistica nei locali della chiesa di S. Pio X. Nel 1999 l’associazione, in collaborazione all’epoca con i 10 comuni del Valdarno Aretino e la A-USL 8, organizza dei laboratori nella struttura messa a disposizione dal Comune di S. Giovanni, lasciando così S. Pio X, ormai insufficiente ad accogliere i tanti ragazzi. Nasce così il Veliero”.

“Sempre nel maggio del 1999 l’associazione viene riconosciuta in Ente Morale dal Ministero dell’Interno e come tale riconosciuta su tutto il territorio nazionale. Regolarmente iscritta all’Albo del Volontariato. Il 30 Dicembre 2013 l’associazione cede il terreno di sua proprietà situato in via Bolzano (vicino allo stadio e la strada Regionale 69) al Comune di S. Giovanni in cambio della struttura del Veliero situata in via del Pruneto, 3/d sempre a S. Giovanni Valdarno diventandone quindi proprietaria. Questa struttura denominata Il Veliero è stata appositamente ristrutturata con tutte le caratteristiche che la legge prevede per le persone disabili. E’ frequentato da 26/28 utenti, con patologie medio-gravi, che si alternano durante la settimana e provengono da tutto il territorio del Valdarno aretino. E’ aperto dal lunedì al venerdì. La finalità principale degli interventi è quella di mantenere le capacità fisiche, sensoriali, motorie e manuali residue. Migliorare e sviluppare le competenze linguistiche, logico-operative, critiche estetiche, motorie e delle attività manuali. Si favoriscono i rapporti di gruppo con l’osservazione e la verifica delle dinamiche relazionali, per sviluppare l’autonomia personale, la cura e l’accudimento dell’utente che non ha un’autonomia sufficiente”.

Al Veliero si svolgono nei vari laboratori attrezzati bricolage, ceramica, pittura, libera espressione, falegnameria, laboratorio multimediale, attività di rilassamento e giardinaggio. I ragazzi svolgono attività ginnico-motoria e ad un laboratorio musicale con la collaborazione volontaria di professionisti. Realizzano spettacoli, saggi e partecipazioni ai vari eventi nel territorio Valdarnese e gite pomeridiane, alla scoperta delle realtà culturali, artistiche e paesaggistiche con i due pulmini attrezzati di 8 e 9 posti di proprietà dell’Associazione. Il Veliero collabora con il gruppo Scout di San Giovanni Valdarno, con la società giovanile “a.c.d. Marzocco Sangiovannese, con il liceo “Psicopedagogico” di San Giovanni Valdarno. Ha svolto l’attività di pet therapy già sperimentata in anni precedenti. Inoltre viene realizzato un giornalino interno “Il Gabbiano Del Veliero” con tutti gli avvenimenti che via via i ragazzi stessi scelgono.

“Dicembre 2014: il Presidente Giuseppe Giuntini rassegna le dimissioni per motivi di salute. Viene indetta l’assemblea dei soci per eleggere il nuovo Presidente ed i membri del Consiglio Direttivo. Attualmente il Presidente dell’Associazione è Massimo Aliverti, Vice Presidente D.ssa Rosalba Ghinassi entrambi genitore e sorella di ragazzi disabili. A Giuseppe Giuntini è stato conferito il titolo di Presidente Onorario. I soci fondatori rimasti, insieme ad altri membri del consiglio hanno continuato a promuovere iniziative e progetti a sostegno delle persone disabili e delle loro famiglie per la loro integrazione nel territorio e favorire il loro processo di crescita”.

“La struttura del Veliero si sviluppa all’interno della ex scuola in via del Pruneto ed in particolare vi si accede tramite due cancelli esterni automatici, all’esterno dell’edificio è presente un ampio spazio alberato in dei punti e all’interno del quale i ragazzi svolgono le attività di teatro, musica all’aperto e le attività ludico ricreative secondo la programmazione. Entrando all’interno della struttura accessibile tramite una porta di dimensioni adeguate anche per il passaggio di carrozzine, si arriva nella sala di accoglienza/cucina, sempre al piano terra inoltre sono presenti i servizi igienici, e due laboratori, il laboratorio di ceramica che al suo interno ospita un forno per la cottura della stessa, la falegnameria suddivisa in due parti poiché dove sono situate le macchine per la lavorazione del legno l’accesso è consentito solo all’addetto alla falegnameria, sempre al piano terra è presente la sala della musica teatro video. Frontalmente all’entrata del centro si trova inoltre il vano ascensore necessario per il trasporto dei ragazzi al primo piano. Al primo piano dell’edificio si trova la sala di bricolage, dove all’interno di essa è presente la stanza dei telai, sempre al piano primo si trova la sala pittura, la sala multimediale, l’ufficio, l’infermeria oltre ai servizi igienici per il personale e per gli utenti”.

“I ragazzi che frequentano la struttura Il Veliero vengono a seconda delle difficoltà e delle patologie degli stessi suddivisi in gruppi per svolgere le varie attività programmate settimanalmente. La segreteria dell’Associazione rappresenta il nodo centrale dell’organizzazione dei servizi e delle attività offerti per rispondere alle richieste dei disabili del territorio, occupandosi delle varie problematiche relative all’handicap, in particolare alle barriere architettoniche come previste dalla Legge. Nel 2000 sono stati raggiunti dei risultati come parcheggi coperti per disabili all’Ospedale della Gruccia, porte scorrevoli per poter accedere senza difficoltà, camere a 2 posti con la possibilità che il disabile possa avere vicino un proprio familiare. Oltre alle porte scorrevoli degli uffici postali a San Giovanni Valdarno e l’abbattimento delle barriere nei luoghi non a norma e altre battaglie sempre con lo scopo di aiutare le persone più svantaggiate”.

Fin qui la storia e le attività dell’Associazione e de Il Veliero. Il presidente Aliverti spiega adesso cos’è accaduto e come stanno vivendo il cambiamento i ragazzi. “L’Associazione, al fine di permettere la continuazione dei servizi offerti al Veliero, gestito dalla stessa Associazione, in convenzione con la AUSL da molti anni, a seguito delle modifiche normative ha dovuto partecipare, in riferimento alla Centrale Unica di Committenza tra i Comuni di Montevarchi e Terranuova Bracciolini a una gara ANAC 7292279 con scadenza 28 maggio 2019 per l’affidamento di servizi semiresidenziali per persone disabili con dotazione di struttura”.

“L’Associazione, essendo proprietaria dell’immobile in San Giovanni Valdarno ha firmato un accordo con la Cooperativa Giovani Valdarno per proseguire insieme le varie attività e garantire questo servizio sociale. Quindi dal 15 luglio 2019 è iniziata questa collaborazione tra l’Associazione e la Cooperativa Giovani Valdarno. Tale accordo si è però interrotto poiché la gara indetta dalla AUSL aveva una durata di quattro anni e il 22 agosto 2023 era l’ultimo giorno utile per presentare domanda di partecipazione per servizi semiresidenziali per persone disabili con dotazione di struttura. La nostra Associazione ha partecipato insieme alla Koinè Cooperativa di Arezzo ma ha perso la gara e i ragazzi dal 27 maggio 2024 sono stati trasferiti a Montevarchi in un ambiente molto ristretto e senza spazio esterno ma solo marciapiedi e circondato da due strade di scorrimento”.

Da qui l’appello dell’Associazione: “In pratica si è tenuto conto più del maggiore ribasso nell’offerta economica che della storia della nostra Associazione, della nostra esperienza maturata, della struttura che possediamo, dell’immobile sede de “il Veliero” sicuramente molto più adatto alle esigenze delle persone disabili e alle risposte da dare, senza tener conto minimamente dell’impatto fortemente negativo che tale cambiamento produca nei confronti dei ragazzi. Riteniamo grave che dopo tanti anni di attività svolta a San Giovanni in un immobile che nel tempo è stato adeguato alle normative con investimenti importanti si sia arrivati alla sua chiusura ed auspichiamo che le Istituzioni cittadine possano far qualcosa per non disperdere un patrimonio che è ormai parte della città e del Valdarno”.

 

 

 

 

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